Mps, bilanci in rosso per un miliardo

Perdite pesanti nel trimestre La Fondazione chiede i danni

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di Pino Di Blasio

Prima i numeri, poi i commenti.

Alla faccia delle previsioni ottimistiche di qualche analista, il Monte dei Paschi ha il primo semestre dell’anno con una perdita di 1 miliardo e 90 milioni di euro. L’anno scorso, al 30 giugno, aveva registrato un utile di 93 milioni. Il periodo più negativo è, ovviamente, il secondo trimestre: la perdita da aprile a giugno è di 845 milioni, frutto delle svalutazioni delle note attività fiscali differite (in pratica i crediti per le perdite degli anni scorsi) per 476 milioni, per altri accantonamenti di 384 milioni, soprattutto da rischi legali, e infine 107 milioni di rettifiche crediti. L’emergenza Covid ha avuto il suo forte impatto, con i ricavi scesi a 1,45 miliardi e il patrimonio che ha perso oltre un punto di Cet, dal 14,7 al 13,4%. E scenderà all’11,5% se la Bce darà il via libera all’operazione Hydra con oltre un miliardo di asset patrimoniali, assieme agli 8 miliardi di crediti dubbi.

"Prevediamo ricavi per circa 3 miliardi di euro per tutto l’anno e un costo del credito di circa 100-110 punti base" è uno dei numeri in proiezione forniti agli analisti dall’ad Guido Bastianini. Che si è soffermato sull’operazione con Amco e le richieste della Bce. Che ha chiesto al Monte di irrobistire il suo capitale con altri 700 milioni di euro. Cifra, però, precedente all’erosione del patrimonio provocata dal bilancio semestrale.

Siccome la cessione degli npl è di importanza cruciale per rendere il Monte dei Paschi appetibile per operazioni di fusione o alleanze, l’azionista di maggioranza, ovvero il Tesoro, ha intenzione di garantire l’emissione di bond ’ibridi’ per almeno 300 milioni di euro, anche se non sarà facile convincere il mercato a comprarli. "L’operazione Hydra - ha spiegato Bastianini - è ancora soggetta all’approvazione della vigilanza. Stiamo studiando un "iano sul capitale, con la potenziale emissione di strumenti di debito subordinato. "Al momento siamo in costante contatto con la Bce e non possiamo rivelare nulla".

Ma la novità più clamorosa è quasi nascosta nel comunicato sui bilanci. Dopo mesi di pressing da parte del Comune e del sindaco Luigi De Mossi, quando nessuno se lo aspettava più, visto che il cda della Rocca aveva rinunciato alle azioni di responsabilità contro l’ex presidente Profumo, il 31 luglio da Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Mps, fino a pochi anni fa azionista di maggioranza della banca e oggi ridotta a uno 0,003%, è arrivata la richiesta danni per 3,8 miliardi di euro. La somma bruciata per gli aumenti di capitale, necessari per coprire il disastro Antonveneta, sprecata anche perché quei bilanci della Banca erano viziati dai derivati Alexandria e Santorini.

"Tenendo conto anche di tali richieste - è scritto nella nota sul bilancio di Mps - il petitum delle richieste stragiudiziali sale a 4,8 mld di euro. Rispetto a tali iniziative, la Banca esprime opinioni critiche rispetto alle tesi sostenute. Gli argomenti a supporto di tale interpretazione verranno sviluppati compiutamente nella

risposta che sarà inviata alla Fondazione Mps. La Banca si riserva ogni azione a tutela del proprio patrimonio". Nella conference call con gli analisti, Bastianini aggiungerà alla somma delle richieste stragiudiziali, i 5,2 miliardi di petitum delle cause legali. Così su Rocca Salimbeni pesano richieste danni per 10 miliardi. Capaci di allontanare da Siena ogni potenziale partner, già spaventato dai conti, dai miliardi di crediti deteriorati (se non passerà l’operazione Hydra) e da altri vincoli, come quello sui tagli da continuare. Riguardo al costo degli esuberi, per inciso, secondo Bastianini le 500 uscite a novembre costeranno 80 milioni di euro. Ma nella cifra non sono comprese le 250 assunzioni.

Tornando alla richiesta danni miliardaria della Fondazione, mentre il presidente Carlo Rossi sceglie la strada del no comment, il sindaco Luigi De Mossi ha commentato: "Sono soddisfatto dell’iniziativa intrapresa, che avevo caldeggiato e suggerito da qualche tempo".