Désirée, da Siena al Monte Fuji: «Con la Jeep per 15mila chilometri»

La figlia del fantino Spillo partirà il 16 giugno

Désirée Pinelli in un’immagine durante i festeggiamenti dell’ultima vittoria

Désirée Pinelli in un’immagine durante i festeggiamenti dell’ultima vittoria

Siena, 8 maggio 2018  - «Questo viaggio sarà una grossa occasione di crescita personale. Un’opportunità per superare limiti e paure. E credere di più nelle mie capacità. Come si dice, volere è potere. E io desidero arrivare fino in fondo». Brillano gli occhi a Désirée Pinelli mentre pensa all’avventura che l’attende. Quindicimila chilometri dall’Italia al monte Fuji, uno dei simboli del Giappone. Luogo sacro e di una straordinaria bellezza paesaggistica. Attraverserà 10 Paesi. Fa parte infatti della spedizione organizzata dall’amico Danilo ‘Ronin’ Carnevali, di Urbino, maestro di karate e arti marziali. «Punta ad essere il primo a raggiungere in quad il monte Fuji – spiega Désirée –, nessuno c’è finora riuscito. Sopportare la fatica maggiore perché io e Vito Legati, 28 anni, di Rutigliano in provincia di Bari, lo seguiremo a bordo della jeep dove porteremo tutto quello che serve per la sfida. Il nostro compito sarà inoltre di documentare quotidianamente i luoghi attraversati e le fasi di questa intrigante avventura. Una sorta di diario con foto e video, quello che terremo, fornendo assistenza tecnica. E sicuramente il nostro viaggio approderà in televisione ma al riguardo non posso svelare altro».

Torraiola doc, Désirée Pinelli. Quaranta anni, figlia del fantino Spillo, grande amante degli animali, per motivi di lavoro si è dovuta spostare a Rimini, alle Poste. «Ma Siena è sempre nel mio cuore e ogni minuto libero torno in città», dice.

Quando parte la sfida?

«Il 16 giugno da Urbino perché l’ispiratore dell’iniziativa, Danilo appunto, è originario di questa città. Ci imbarcheremo per l’Albania e, di fatto, il 17 si parte sul serio».

Quali Paesi attraverserete?

«Il percorso prevede Albania, Grecia, Turchia, Georgia, Russia, Kazakistan, Russia, Mongolia, Cina e Giappone».

Come ha conosciuto Carnevali?

«Tramite un’amica, è dal 2008. Già mi aveva chiesto di far parte della sua precedente sfida in Mongolia. Ma dissi no. Adesso sono pronta».

Quando tornerete?

«Il programma prevede di fare non più di 600 chilometri al giorno, senza viaggiare la notte perché sarebbe troppo pericoloso. Dovremmo rientrare fra il 16 e il 20 luglio».

Cosa porterà di Siena in questa avventura?

«Sicuramente il fazzoletto della Torre. Forse anche altro, sebbene l’abbia già tatuata sul braccio. Mi dispiace solo non poterci essere per il Palio di luglio. L’importante è che venga estratta a sorte la mia Contrada, vorrà dire che guarderò la Carriera da lontano. Il modo lo troverò. Non potevo perdere questa occasione».

La cosa che più spaventa Désirée?

«Un crollo fisico, stando così lontano da casa. Però in cuor mio sono sicura che riuscirò ad arrivare fino in fondo. Testarda come tutta la mia famiglia».

Cosa ha detto babbo Spillo?

«Mamma è preoccupatissima, lui dice che sono un po’ matta. Però in fondo è orgoglioso. Ha appena messo su facebook un post ‘Torraiola fino al Monte Fuji di scorta a Carnevali in quad. Non poteva che essere Désirée Pinelli, la pazza figlia del pazzo Camillo’».