Montalcino, l’olio dei record. Il ’Brunera’ migliore al mondo

Ha ricevuto il riconoscimento dagli Stati Uniti .

Montalcino, l’olio dei record. Il ’Brunera’ migliore al mondo

Montalcino, l’olio dei record. Il ’Brunera’ migliore al mondo

Si chiama "Brunera" ed è da pochi giorni considerato il migliore olio d’oliva del mondo. Il riconoscimento è arrivato dagli Stati Uniti e precisamente dal "New York Olive Oil Competition". E’ un olio prodotto dal "Frantoio di Montalcino" che ha riaperto da poco e che vede impegnati in un grande lavoro di ricerca avanzata, di produzione e di commercializzazione, un gruppo di soci guidato da Antonio Fortunato presidente e amministratore delegato con Daniele Lepori (uno dei migliori frantoiani al mondo) quale direttore di produzione. Grazie ad un lavoro incessante, l’azienda sta dando vita ad una attività che porterà nelle cucine dei migliori ristoranti e sulle tavole di tutto il mondo un olio di oliva di altissima qualità. "Produrre un olio extravergine di oliva eccezionale - dicono Antonio Fortunato e Daniele Lepori - richiede determinazione, abilità e un’attenzione maniacale per ogni dettaglio". I vincitori del Concorso Mondiale dell’Olio d’Oliva rappresentano un sottogruppo elitario di marchi di alta qualità provenienti da 28 paesi. I risultati annuali sono diffusi dai principali media di tutto il mondo. Il team di analisi del Concorso Mondiale dell’Olio d’Oliva è composto da esperti di primo piano che seguono un protocollo rigoroso per esaminare le caratteristiche sensoriali di ogni campione in una degustazione alla cieca. Il NYIOOC World Olive Oil Competition è organizzato e prodotto da Olive Oil Times, la più accreditata fonte indipendente di notizie, informazioni e analisi sull’olio d’oliva. Ma da dove nasce il nome di questo fantastico olio visto che non richiama nessuna tipologia di oliva? "Brunera" è un nome formato dal cognome e dal nome della moglie di Daniele Lepori, Rachele Brunello. "Con un cognome così e proprio in questo territorio - commenta Fortunato - il nome del nostro olio non poteva che essere quello". L’attività del frantoio prosegue senza sosta, con lavori di ricerca, progetti di sviluppo e di diffusione culturale sull’olio grazie anche a corsi per assaggiatori che saranno organizzati ed ospitati all’interno della stessa struttura che prevede anche un percorso di visita multimediale.

Andrea Falciani