Siena, 27 novembre 2022 - "Ci strappano un amore". E’ un appello accorato quello di Massimo Fratalocchi, dipendente di banca in pensione, che si trova nuovamente a combattere per il figlio in età scolare affetto da grave disabilità. Lui e la moglie hanno infatti ricevuto un decreto di citazione in giudizio davanti al Giudice di pace di Siena "perché, in qualità di genitori esercenti la responsabilità genitoriale, omettevano e omettono, senza giusto motivo, d’impartire o di fare impartire al figlio minorenne l’istruzione elementare".

La Giustizia si è mossa sulla base del materiale fornito dall’Ufficio scolastico provinciale, nonché di lettere e segnalazioni dell’istituto comprensivo di riferimento. La data fissata per l’udienza è il 17 febbraio. Ma Fratalocchi non ci sta e punta il dito proprio contro la responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale: "Ha presentato contro noi genitori un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena in data primo marzo 2022, denunciando ’la mancata regolare frequenza scolastica dal 2017’ di nostro figlio. Il pm Serena Menicucci ha archiviato rilevando che ’il fatto non costituisce reato’. Ho decine di pareri medici, tra cui anche la certificazione dell’Inps, attestanti che mio figlio ha un’infermità non più revisionabile". Impossibile, secondo i referti, che il bimbo riesca a seguire le lezioni in classe o anche solo a stare in un’aula scolastica.
La famiglia è dunque decisa ad andare fino in fondo, anche se ora si apre un altro fronte: "Siamo stati convocati dai Servizi sociali del Comune – le parole del padre disperato – su richiesta della Procura dei Minori di Firenze. Durante l’incontro ci hanno riferito di essere stati attivati su segnalazione per la mancata frequenza di nostro figlio a scuola. E’ chiaro che vogliono togliercelo".
Un anno fa si erano occupati del caso sia il sindaco Luigi De Mossi sia l’assessore all’Istruzione Paolo Benini, che spiega: "La segnalazione alla Procura non è stata fatta dal Comune, ma credo sia un atto dovuto, perché mi risulta che la famiglia Fratalocchi non abbia mai perfezionato l’iscrizione a scuola del figlio. Come amministrazione comunale ci siamo spesi in tutti i modi per risolvere la questione. All’epoca era intervenuto personalmente anche il sindaco Luigi De Mossi, che aveva parlato con il padre del bambino. Ma la situazione ora è stressata dal fatto che siamo fuori tempo massimo". Poi la conclusione: "Perfino un mese fa, come assessorato abbiamo ricevuto un’altra segnalazione: del caso si è occupata infatti anche la Società della Salute. Purtroppo prendo atto che ci sono responsabilità e competenze dove non è possibile essere omissivi".