Minacce e botte all’autista del bus. Pugni, poi l’ha preso per il collo

E’ accaduto a Chianciano. Adesso un 59enne residente nella cittadina sarà processato anche per lesioni

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Siena, 17 marzo 2023 – Un’aggressione violenta. Senza un perché. Ancora una volta ai danni dell’autista di un bus che per oltre 40 giorni non aveva poi potuto lavorare. Un fenomeno che è sempre più frequente, non solo nella nostra provincia dove, come si ricorderà, si era sfiorata la tragedia a Santa Colomba, pochi chilometri da Siena. Un autista era stato accoltellato da un ivoriano, finendo alle Scotte e rimanendo profondamente scioccato per l’accaduto.

L’aggressore e la vittima hanno lasciato che in aula andassero ieri i rispettivi avvocati. Donato Cialdella che difende il 59enne di Chianciano per cui era stato chiesto il rinvio a giudizio, Massimiliano Barbanera che assiste invece il conducente del bus che vive a Sarteano. Un’udienza relativamente breve a conclusione della quale il chiancianese è stato rinviato a giudizio. Il processo si aprirà a inizio estate.

Tre i reati di cui, secondo la procura, deve rispondere l’uomo che ha messo le mani addosso all’autista: minacce, lesioni aggravate dal fatto che le ha causate ad un incaricato di pubblico servizio, infine per l’interruzione del pubblico servizio stesso a causa del suo comportamento. Era l’8 settembre 2021, quando il 59enne dette in escandescenze. L’uomo si trovava a bordo del bus, aveva cominciato a gridare "Ti ammazzo, ti ammazzo". Ma dalle parole era passato ai fatti. Perché, stando alla ricostruzione compiuta dagli investigatori, l’avrebbe preso a pugni, colpendolo al viso più volte. Non solo. L’imputato era andato oltre, afferrando il conducente per il collo, stringendo. Momenti di panico per il malcapitato. Che una volta finita la baraonda era stato soccorso e portato all’ospedale per accertamenti. I medici avevano registrato lividi ed escoriazioni e anche un colpo ad un braccio. Di conseguenza, malconcio così, non aveva potuto lavorare e guidare il bus per una quarantina di giorni. Senza contare che l’episodio – e le sue conseguenze, accertamenti compresi – avevano comportato l’interruzione della corsa. E dunque del servizio reso dal bus.

La prima udienza vedrà l’ammissione delle prove ed eventuali eccezioni, poi si comincia con le testimonianze.

La.Valde.