REDAZIONE SIENA

Mezzaroma, slitta tutto

L’udienza in cui verrà ascoltato si svolgerà il 18. E al mattino davanti al gup . per la cessione del marchio

C’era attesa e anche un pizzico di curiosità di rivedere in città l’ex presidente dell’Ac Siena Massimo Mezzaroma. Avrebbe dovuto rendere l’esame ieri nel processo che lo vede imputato per il crac della società bianconera nel 2015. Così era stato annunciato nell’ultima udienza ma uno dei giudici del collegio Mosti che ha seguito da mesi il processo non c’era ieri per cui è stato effettuato un rinvio. Non tutti gli avvocati lo sapevano tanto è vero che due di loro si sono presentati ieri alle 14,30 al terzo piano di palazzo di giustizia. Lo slittamento però è a breve visto che si va al 18 febbraio, una delle date peraltro già calendarizzate per concludere il dibattimento che è stato finora anche un excursus sulle vicende della città e sul declino della sua eccellenza calcistica, svelando più di un retroscena. Come quando sul banco dei testimoni era salito l’ex ds Giorgio Perinetti per ricostruire il suo ritorno in bianconero e l’arrivo del mister Antonio Conte. Salvo imprevisti, dunque, Mezzaroma sarà in tribunale il 18. Una giornata dove, di conseguenza, la storia dell’Ac Siena diventa protagonista perché al mattino, sempre il pm Siro De Flammineis con il collega Niccolò Ludovici che sostengono l’accusa nel processo, saranno in udienza preliminare dal gup Jacopo Rocchi per il secondo troncone dell’inchiesta. Quello, com’è noto, che vede al centro la cessione del marchio della società bianconera alla ‘Black & White communication’ per 22 milioni di euro. Cinque gli imputati, fra cui sempre l’ex patron Mezzaroma e l’ex presidente di Banca Mps Guseppe Mussari, unitamente ad un ex dirigente e due quadri di Rocca Salimbeni. L’accusa è concorso in bancarotta fraudolenta aggravata.

La.Valde.