La mossa era prevedibile, in piena campagna elettorale per le elezioni regionali in Umbria. Ieri il ministero delle Infrastrutture ha rilanciato l’ipotesi di realizzazione della stazione dell’Alta velocità a Creti-Farneta, in territorio toscano ma la soluzione preferira dalla governatrice Tesei, in corsa per cercare la conferma. "Si tratta di una svolta storica: da anni l’Umbria e la Toscana chiedevano uno scalo che servirebbe un’amplissima zona di grande interesse turistico e commerciale", annunciava ieri il ministero.
E di seguito: "Dopo uno studio che ha messo a confronto cinque ipotesi (Arezzo, Rigutino, Val di Chiana, Chiusi, Chiusi Sud), è stata effettuata un’analisi costi-benefici delle sole alternative di maggiore efficacia trasportistica, che ha portato a individuare la zona di Creti come quella più idonea", spiegava ancora il ministero.
E fin qui nulla di nuovo, perché il tavolo tecnico si è espresso il primo dicembre 2023, con la netta contrarietà di Arezzo in particolare, della Regione Toscana, e le perplessità anche della Valdichiana senese che chiede semmai, tramontata l’ipotesi di Montallese, di concentrarsi sul rafforzamento della stazione di Chiusi. Ad oggi non risultano passi in avanti concreti, ma domani a Perugia, si annuncia, Salvini dovrebbe illustrare ulteriori dettagli sull’operazione, che dovrebbe procedere con il progetto di fattibilità economica da parte di Rfi.
Pronta la risposta di Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva: "La garanzia che la stazione MedioEtruria non si farà è proprio nell’annuncio di Salvini, il ministro delle promesse, della mera propaganda. In vista delle regionali in Umbria con questo annuncio spera di spostare consensi che non ha. A ogni campagna elettorale la spara più grossa. Ma noi siamo la Toscana e gli investimenti li decidiamo nel Consiglio regionale della Toscana".
Per Scaramelli, "un’infrastruttura così importante non può essere lanciata a caso, ma laddove è opportuno farla, dove ci sono le condizioni per farla: dalla vicinanza all’A1, l’autostrada del Sole, al bacino di utenza. Per non parlare della genesi di questa idea, tutta in area senese. Come Regione Toscana in questo momento siamo impegnati a potenziare le stazioni di Arezzo e Chiusi". Dal fronte Pd, il capogruppo in Regione Vincenzo Ceccarelli: "Salvini può progettare quello che vuole ma senza l’intesa con la Regione Toscana una stazione in Toscana non si realizza e la Toscana per bocca del suo presidente ha detto chiaramente che la stazione serve nel posto giusto che non è quello che Salvini sbandiera"