Maxi bolletta da 24mila euro. “Siena casa” chiede arretrati dal 1998

La presidente Burgassi: "Appena entrati, ci siamo attivati per risistemare i bilanci. Aperti al dialogo con tutti"

A San Miniato sono presenti alloggi che rientrano nel patrimonio Erp

A San Miniato sono presenti alloggi che rientrano nel patrimonio Erp

Siena, 25 aprile 2024 – Ventiquattromila euro da pagare entro sette giorni altrimenti, è la minaccia, saranno attivare le pratiche legali per il recupero del credito. È uno dei casi, il più eclatante tra quelli conosciuti, della massiccia operazione di recupero degli arretrati avviati da Siena casa, la società che gestisce gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. In questo caso, la mole di arretrati spazia dall’agosto 1998 al dicembre 2023. Si arrina fino a ventisei anni fa, dunque. Ma come è possibile? Secondo quanto sostiene Siena casa, nel tempo sarebbero state inviate le richieste di arretrati, così da interrompere la prescrizione.

Ammesso che sia davvero così, perché la società (al netto di alcuni problemi informatici, che non sembrano però decisivi) ha messo insieme arretrati per ventisei anni, senza mai riuscire a riscuotere? Con la conseguenza che ora stanno arrivando sfilze di richieste ai condòmini, anche vecchie di svariati anni. "Posso rispondere per quello che sta facendo l’attuale cda – afferma la presidente di Siena casa Elena Burgassi –. Siamo entrati a novembre e, appena siamo stati edotti della situazione degli arretrati, ci siamo attivati per recuperarla. Abbiamo previsto possibilità di rateizzazioni molto più ampie che in passato e, in caso di ulteriori difficoltà, ci siamo resi disponibili a trovare una soluzione con i diretti interessati. Ma è corretto rimettersi in pari con i consuntivi". Anche perché, aggiunge Burgassi, "noi siamo gestori di servizi: anticipiamo le spese e poi le recuperiamo. E ora dobbiamo anche affrontare la differenza tra preventivi e consuntivi che sono cambiati molto per l’impennata dei costi dell’energia".

A sollevare più volte il caso, negli ultimi mesi, Gianluca Marzucchi di Polis e Adriano Tortorelli di Progetto Siena, che hanno inviato un volantino sostenendo che "le richieste di arretrati delle spese condominiali non sono valide fino all’approvazione ufficiale durante le assemblee". Contestati anche i "piani di rateizzazione non concordati", garantendo anche la consulenza legale. "La situazione è complessa – osserva Burgassi – ma questo cda si sta spendendo per risistemare i bilanci, garantendo presenza e dialogo sui problemi con tutti".