
Maxi aumento della tariffa rifiuti Quest’anno si paga il 60% in più E’ protesta a Monteroni d’Arbia
di Valerio Pascucci
La vita è bella perché piena di sorprese, la monotonia uccide. A questo principio si sono evidentemente ispirati gli amministratori comunali di Monteroni quando hanno deciso l’aumento del tributo sui rifiuti. E per essere sicuri che la sorpresa fosse davvero tale hanno applicato un incremento del 60 per cento rispetto al 2022.
Così una coppia di pensionati che occupa un appartamento di 85 metri quadri (i criteri per l’imposizione fiscale del tributo sui rifiuti sono la superficie dell’edificio e il numero delle persone che lo abitano) e che ha subìto negli anni aumenti vertiginosi della tassa, ora è passata dai 131 euro pagati del 2013 agli attuali 282: quasi il 220 per cento di aumento in dieci anni. Ma quest’anno la tassa sui rifiuti è passata da 170 euro del 2022 a 282.
Tornando all’ultimo anno, si potrà facilmente obiettare che l’inflazione è in aumento e tutti i beni di consumo, merci e servizi sono aumentati. Tuttavia non risulta molto diffuso un aumento del 60 per cento su un singolo prodotto o fornitura. Cosa può aver convinto, dunque, gli amministratori comunali di Monteroni circa l’opportunità di un simile aumento? In realtà le tariffe della Tari sono determinate con deliberazione del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel piano finanziario, che viene predisposto dal gestore del servizio e approvato dallo stesso Consiglio comunale, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi medesimi.
In attesa che in futuro si possa provvedere a una imposizione fiscale del tributo basata sulla tariffazione esatta, cioè sull’effettiva produzione e il conferimento dei rifiuti che renderebbe l’imposta più equa e simile ad altri servizi, i residenti evidenziano: "Questo genere di tassa non ha alternative: si può solo pagare". Per esempio, se il consumatore acquistava fino a ieri prodotti aumentati oltre le certe possibilità di spesa, può sempre indirizzarsi verso prodotti della concorrenza o diminuirne la quantità; se le bollette della luce e del gas sono troppo alte, si può cercare di diminuire i consumi. Di qui il malcontento della popolazione che auspica politiche di contenimento della tariffa.