"Matricole, i nostri sforzi. Tocca ad altri fare di più"

Il rettore chiama Regione e Dsu. "Appello ai privati per il grande computer" .

"Matricole, i nostri sforzi. Tocca ad altri fare di più"

"Matricole, i nostri sforzi. Tocca ad altri fare di più"

Il bilancio è il regno della partita doppia, in ogni rendiconto ci sono luci e ombre, voci sfavillanti e altre che brillano molto meno. Vale anche per l’Università e per i conti e i progetti di questi anni. Uno dei punti di forza dei progetti Pnrr è l’investimento in attrezzature, un capitolo da 28 milioni di euro, con ben 18 milioni destinati a grandi acquisti. Il punto dolente sta qui. Molti di quei milioni servirebbero per comprare un mega computer con immense capacità di calcolo, un cervellone tecnologico che dovrebbe servire all’ateneo, ai dipartimenti ma anche a soggetti esterni come imprese, Fondazioni, soprattutto quelle sulle Scienze della Vita. Per questo il grande computer dovrebbe trovare posto nel polo di San Miniato, accessibile a tanti. Ma per ora è tutto sulla carta.

"Il tasto dolente - ammette il rettore - è che non si è ancora fatta avanti una cordata di imprese. La misura del Pnrr che comprende quest’investimento prevede la compartecipazione dei privati, con l’Università che deve stare sotto il 50% dei costi. Né a Siena, né in altri posti d’Italia, si registrano passi avanti. Noi abbiamo stanziato i nostri 6 milioni di euro, tocca alle imprese mettere sul piatto un po’ di più per partecipare al bando. Stiamo trattando per costituire una cordata credibile".

Magra consolazione il fatto che tanti atenei sono nella stessa situazione. Il Big Computer dovrebbe servire una buona parte dell’Italia centrale, era stato individuato come centro di calcolo per una serie di distretti floridi. Per trasformare il sogno in realtà servirebbero imprese forti.

Anche sul fronte delle iscrizioni, dei dati in chiaroscuro sulle matricole, il rettore Di Pietra ammette che c’è tanto lavoro da fare. "Le giornate di orientamento hanno avuto successo, richiamando 2.300 studenti delle superiori - racconta - molti di più dei 1.200 dell’anno scorso. Noi facciamo il nostro, lavoriamo per rendere più attraente la nostra offerta didattica. Abbiamo lanciato tre nuovi corsi di laurea, riformuleremo la nostra offerta formativa. Sono queste le leve che abbiamo a disposizione. Altri potrebbero azionarne diverse".

Il riferimento è prima di tutto a Trenitalia e Fs per il treno ibrido diretto Siena-Roma, "che darebbe una risposta ai 1.600 studenti stranieri iscritti qui, che sarebbero collegati con gli aeroporti. Poi ci sono gli altri servizi, aspettiamo segnali". Il riferimento chiaro è la seconda mensa universitaria. "Non ho parlato con i vertici del Dsu, né mi ha chiamato il presidente Giani. Spero si riprenda il discorso, confido che i 4 milioni di euro stanziati per la mensa in via Bandini siano ancora sul piatto per Siena".

P.D.B.