
D'Urso e Giovannini
Siena, 18 giugno 2020 - L’unica candidatura avanzata al Concistoro ristretto è stata quella della sanità senese, che ha superato a pieni voti la dura prova della pandemia. Il Mangia d’Oro 2020, massimo riconoscimento cittadino, andrà quindi al sistema sanitario nel suo complesso. L’assegnazione dovrebbe essere decisa nella prossima riunione, fissata per il 24 giugno, del Concistoro del Mangia, dopo che il direttorio, di cui fanno parte storicamente il sindaco, il rettore del Magistrato delle Contrade, il rettore dell’Università e il presidente del Gruppo autonomo Stampa Senese, ha ristretto la rosa a un nome. Il Mangia quest’anno non andrà a una persona ma a una categoria intera, un’istituzione, che con la sua opera "ha contribuito ad accrescere in maniera significativa la fama ed il prestigio della città di Siena". I premiati saranno gli uomini e le donne del policlinico Le Scotte di Siena, tutti gli operatori dei presidi dell’Asl senese. "Non so se arriverà il premio; questi professionisti lo meritano e ne hanno dato ampiamente prova" è il commento del direttore generale Valter Giovannini, colto di di sorpresa dalla notizia.
«Anche solo l’idea di premiare la sanità mi commuove", aggiunge il direttore che, come al suo solito, si limita ai fatti. Ne esce un bilancio del grande lavoro degli ultimi tre mesi, che ha visto la sanità in prima fila, in una guerra al Covid-19, combattuta con l’arma fondamentale del valore umano. La partita pandemica è stata giocata non solo con terapie farmacologiche e tecnologia avanzata, ma grazie alla professionalità di medici, infermieri e operatori sanitari. "Alle Scotte siamo soliti parlare con i numeri e i risultati raggiunti – dice Giovannini -: a breve uscirà il rapporto del Ministero sul 2019, che è stato un anno straordinario, sotto il punto di vista dell’attività e del bilancio, con conti estremamente positivi. E nel frattempo usciranno anche i dati sul periodo di gestione del Covid, altrettanto eccezionali. Ora stiamo correndo per recuperare quel che è stato sospeso e nel giro di breve tempo contiamo di ridare alla città l’ospedale di prima dell’emergenza, con l’adozione di modalità diverse di lavoro ed erogazione dei servizi. Contiamo di avere liste di attesa minime per tutte le prestazioni ospedaliere".
Tornando al Mangia d’oro alla sanità, accanto a Giovannini dovrebbe essere premiato il dg dell’Asl Antonio D’Urso. A meno che il Concistoro non scelga di far salire sul palco un rappresentante di ogni categoria professionale: medici, infermieri, amministrativi, operatori sanitari.