"Mancano 210mila dosi" Estar diffida Gsk sui vaccini

Il direttore generale Piovi: "Ci hanno comunicato l’impossibilità a rifornirci". Ma l’azienda smentisce comunicazioni alla Regione e notifiche ricevute

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di Cristina Belvedere

Campagna di vaccinazione anti-influenzale a ostacoli: la Regione Toscana si trova infatti a dover fare i conti con 210mila dosi in meno di vaccini rispetto a quanto previsto. Secondo il direttore generale di Estar, Monica Piovi, la mancata consegna del quantitativo in esame è da imputare a Gsk, per questo motivo sarebbe partita una diffida rivolta alla multinazionale: "L’azienda ci ha contattato dicendosi disponibile a un incontro – ha spiegato la Piovi ai microfoni della Tgr Toscana – ma a oggi non ha assicurato la possibilità di fornirci i vaccini mancanti".

A un mese dall’inizio della campagna vaccinale, è già stato coperto nella regione oltre il 60% della popolazione rispetto all’anno scorso, pur senza che siano pervenuti gli ordinativi effettuati lo scorso mese di agosto.

Nel 2019 furono utilizzati circa 800mila vaccini, ma invece di 1.462.000 dosi ne saranno disponibili 1.252.000: visto che la domanda è molto aumentata, c’è il rischio che molti possano restare senza. Secondo Estar, Gsk avrebbe comunicato di non poter consegnare il ’quinto d’obbligo’, cioè quel 20% sul totale che chi fa le gare, cioè Estar per conto della Regione, può pretendere che venga assegnato. Di qui l’annuncio della diffida nei confronti di Gsk che, al contrario dell’altro fornitore di vaccini della Regione, non sarebbe stata quindi in grando di rispettare gli impegni assunti in sede di gara.

L’azienda farmaceutica ha a Siena e Rosia la sua sede produttiva, ma qui inizia il mistero. Sì perché dalla multinazionale fanno sapere che da anni nei poli produttivi senesi non si lavorano i vaccini anti-influenzali, perché in provincia si produce soltanto il vaccino contro la meningite. Il ’giallo’ si infittisce dal momento che alla Gsk non risulta di aver comunicato in alcun modo l’impossibilità a soddisfare l’ordine di 210mila vaccini né si ha notizia di alcuna diffida arrivata da Estar.

Da parte sua, la stessa Estar, sempre attraverso il direttore generale Piovi, annuncia di aver intenzione di ordinare le dosi mancanti di vaccino presso un’altra azienda farmaceutica, anche se questa produce il tetravalente, diverso dal quadrivalente richiesto per la campagna della Regione Toscana. Il dg Piovi allarga le braccia: "Entrambe le tipologie di vaccino sono molto buone , ma certo non si può dire che siano totalmente equivalenti".

E mentre sta per prendere il via la battaglia legale sulla fornitura di vaccini, in questi giorni i medici di famiglia e i pediatri stanno lamentando una notevole carenza di scorte e alcuni rinviano gli appuntamenti con i pazienti in attesa di nuove consegne.

In altre parole, se non si trova una soluzione in tempi rapidi, i disagi sono destinati ad aumentare.