Maiale scappato, la Rete dei santuari lo chiede in affidamento: "Salviamogli la vita"

Era caduto dal carrello di un allevatore, recuperato dalla Polizia, nessuno lo ha reclamato. Sara d'Angelo, referente della Rete dei santuari di animali liberi, pronta a portarlo in un rifugio dove potrebbe rimanere tutta la vita. L'appello al sindaco

Maiale in fuga ritrovato in strada

Maiale in fuga ritrovato in strada

Siena 11 luglio 2020 - In fuga per la vita. Succede sempre più spesso. Come se lo sapessero. Animali che scappano, cadono o si buttano dai camion che li portano al macello. L’estremo tentativo di resistenza. E’ successo anche qualche giorno fa quando un maiale è caduto da un carrello trainato da un’auto sulla SS 73 Ponente a Costalpino di Siena. Il proprietario non se ne è nemmeno accorto, ma chi passava di lì lo ha visto e ha chiamato la Polizia. Le cronache raccontano che gli agenti hanno dovuto faticare parecchio per catturarlo. Dal suo punto di vista, ce l’aveva fatta a salvarsi e non intendeva certo tornare indietro. Fra l’altro non aveva addosso né bolli né tatuaggi o altri simboli che lo riconducessero a un allevamento o a un privato. Si era fermato in un’area di parcheggio ma era troppo vicino alla strada, un pericolo per sé e per gli automobilisti. Per ora il suino è stato affidato a un allevatore della zona.

Ma quale sarà il suo destino? La sua storia ha messo subito in movimento gli animalisti che hanno intenzione di fare di tutto per regalare una seconda vita alla bestiola. E così Sara Livia Vittoria d'Angelo, responsabile dell’associazione Vitadacani e referente della Rete dei santuari di animali liberi,  ovvero luoghi in cui animali salvati dai macelli possono vivere liberi e accuditi per tutta la vita, si è fatta avanti per chiederne l'affidamento. “Sappiamo che al momento è stato condotto in un allevamento di zona, per i necessari adempimenti sanitari - spiega Sara d’Angelo - ma chiederemo al sindaco di Siena la possibilità di averlo in affidamento per condurlo nei nostri rifugi.  Gestiamo circa dodici rifugi-santuari in Italia dove trovano riparo animali non convenzionali, così detti da reddito, provenienti da sequestri giudiziari o da situazioni come questa, quando non sono identificabili e non se ne conosce la provenienza. Ci rendiamo disponibili ad accoglierlo in uno delle nostre strutture che sono ovviamente dotate di tutte le autorizzazioni necessarie”. Un animale che nessuno ha reclamato e che si può salvare, a cui offrire  la possibilità di avere una vita lunga e felice, anziché ricondurlo al macello. Perché no?