FABRIZIO CALABRESE
Cronaca

’L’ultima volta che siamo stati bambini’. Bisio lancia il suo film al Politeama

Oggi incontro con il pubblico. L’attore: "Mi hanno visto entusiasta della storia e mi hanno proposto la regia"

’L’ultima volta che siamo stati bambini’. Bisio lancia il suo film al Politeama

’L’ultima volta che siamo stati bambini’. Bisio lancia il suo film al Politeama

È un film per tutti, per grandi e piccini, da 0 a 100 anni, perché con leggerezza, delicatezza e anche un filo di ironia descrive una pagina dolorosa come quella del rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. Stiamo parlando de ’L’ultima volta che siamo stati bambini’, l’opera prima nei panni di regista di Claudio Bisio, anche interprete in una piccola parte, impegnato nel tour di presentazione che oggi tocca anche Poggibonsi. Al Politeama incontro con il pubblico alla fine dello spettacolo delle 17,30, quindi verso le 19,30. Sarà anche a Certaldo al Boccaccio per un saluto alle 15,30 e incontro alle 17,30. Due delle numerose tappe toscane in carnet.

Come nasce la volontà di fare questo film?

"La molla è scattata proprio dalla storia che mi ha vinto dal primo momento avendo letto il libro di Fabio Bartolomei, la storia è avvincente ma quello che ho apprezzato di più è stato il tono leggero ma anche comico, commedia, in certi punti sicuramente tale è, in una situazione importante, parliamo della Seconda Guerra mondiale in un film alla fine di avventura".

Cosa si racconta?

"Tre ragazzini (interpretati da Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani e Carlotta De Leonardis) scappano di casa per andare a liberare in Germania l’amichetto ebreo deportato (Lorenzo McGovern Zaini), attraversando un’Italia stremata dal secondo conflitto mondiale, tra soldati allo sbando, disertori, truppe di tedeschi occupanti, popolazioni povere e affamate. Sulle loro tracce ci sono il fascista Vittorio (Federico Cesari) e la suora Agnese (Marianna Fontana), in un viaggio che s’intreccia con quello dei bambini".

Si può dire che è una pellicola consigliata sia ai bambini che agli adulti?

"Sì, certo, il film è uscito da una settimana e una volta a Roma dopo una proiezione ho incontrato un nonno che era commosso, suo nipote incuriosito e divertito e la mamma del piccolo coinvolta e divertita, ben tre generazioni".

Claudio Bisio regista: un vero debutto. Perché ha scelto di stare dietro la macchina da presa?

"All’inizio ho affrontato il progetto come produttore e insieme ai miei soci pensavamo a tante persone papabili per quel ruolo, non a me. Poi mi hanno visto così entusiasta della storia che mi hanno proposto di dirigerlo e ho accettato".

E’ stato faticoso fare l’attore e il regista insieme?

"Durante tutte le riprese ho fatto l’attore solo un giorno ed è stato il più difficile in assoluto".