PINO DI BLASIO
Cronaca

L’Opificio restaurerà il Fonte Battesimale

Patto tra Istituto fiorentino e Opera del Duomo. Saranno ripulite le formelle, i bronzi e i marmi di Donatello, Ghiberti e Jacopo della Quercia.

di Pino Di Blasio

Chi ha assistito al sopralluogo racconta di un soprintendente Andrea Muzzi estasiato come un ragazzino di fronte a quelle formelle di bronzo. Lo stesso entusiasmo ha pervaso Laura Speranza, direttrice dell’Opificio delle Pietre dure e capo della divisione Bronzi dell’eccellenza fiorentina. Tutto sotto gli occhi attenti del rettore dell’Opera del Duomo Guido Pratesi e dell’ingegnere Enrico De Benedetti. Quel sopralluogo nel Battistero del Duomo, quell’esame attento, anche se solo il primo di una lunga serie, del Fonte battesimale, ha fatto da preludio a un accordo che farà risplendere un altro dei capolavori che arricchiscono l’opulenta (non solo in senso artistico) Cattedrale di Siena.

Tra Opera del Duomo di Siena e Opificio delle Pietre dure di Firenze è stato firmato un protocollo per il restauro dei bronzi del fonte battesimale nel Battistero. E anche per ripulire il Ciborio in alto, che già da un primo esame ha visto sfavillare colori sorprendenti.

"Oggi quelle formelle sono illeggibili a causa del tempo e degli agenti atmosferici - rivela il rettore Pratesi - e saranno gli specialisti dell’Opificio a restaurarle e a farle tornare all’antico splendore. Il Fonte Battesimale è un capolavoro collettivo di artisti, realizzato tra il 1417 e il 1430. Le formelle sono opera di Jacopo della Quercia, Donatello, Giovanni di Turino e Lorenzo Ghiberti. Sarà un’operazione di altissimo livello culturale, l’accordo tra Opera del Duomo e Opificio durerà 24 mesi".

All’orizzonte si profila un evento simile a quando fu sollevato il velo sulle Porte del Paradiso, sulle formelle di Lorenzo Ghiberti nel portone del Battistero di Firenze, che emanarono una luce dorata dopo che furono ripulite.

Dovrebbe accadere lo stesso quando il Fonte Battesimale sarà restaurato e ritroverà la bellezza di sei secoli fa.

Il Fonte è una vasca a forma esagonale, ai suoi lati ci sono formelle bronzee dorate con le Storie di Giovanni Battista, intervallate agli angoli dalle rappresentazioni delle Virtù dentro delle nicchie. Un pilastro al centro regge un ciborio scolpito da rilievi di Profeti di Jacopo della Quercia (sul sesto si trova lo sportello e sormontato da quattro putti bronzei e dalla statua di marmo di San Giovanni Battista, sempre di Jacopo. Donatello e Lorenzo Ghiberti realizzarono a Firenze le formelle e i putti di bronzo. La firma di Donatello è su tre putti (uno è al Bode Museum), sul Banchetto di Erode e su due virtù, Fede e Speranza. Ghiberti realizzò il Battesimo di Cristo e la Cattura del Battista. Si tratta solo di aspettare l’intervento dell’Opificio per riscoprire la bellezza di un altro capolavoro dell’unica grande Siena.