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L’odissea giudiziaria. Arrestato, condannato a 12 anni e ora assolto

Innocente il geometra che vive nel comune di Montalcino finito anche in cella dopo il blitz disposto dalla Dda. Nessun concorso esterno in associazione mafiosa.

L’odissea giudiziaria. Arrestato, condannato a 12 anni e ora assolto

di Laura Valdesi

SIENA

Geometra. Libero professionista. Originario di Crotone ma da una ventina di anni vive ormai nel comune di Montalcino. "Una persona perbene", così lo descrivono. Ma una mattina all’alba, è il gennaio 2018, arrivano i carabinieri del Ros nella sua abitazione e viene arrestato. Finisce in cella nell’ambito dell’operazione "Stige" della Dda di Catanzaro. Un blitz in tutta Italia e anche in Germania. Uno choc l’accusa: concorso esterno in associazione mafiosa. Il mondo che crolla, i mesi in cella – sei prima di essere liberato –, l’odissea giudiziaria che stravolge la vita. Si è sempre dichiarato innocente ma quando nel 2021 si celebra il processo in Calabria con decine di imputati di calibro anche importante arriva la mazzata: condannato a 12 anni e 7 mesi. Poi, due anni dopo, la luce in fondo al tunnel: al termine di una lunghissima camera di consiglio la scorsa settimana ha ricevuto la telefonata del suo legale, Enrico De Martino: "Assolto perché il fatto non sussiste". Innocente, così l’hanno dichiarato i giudici della corte di appello. "Nel momento in cui passerà in giudicato questa sentenza avrà titolo anche per chiedere il risarcimento per ingiusta detenzione", annuncia l’avvocato. Che ha preparato il ricorso contro una pena da far tremare i polsi a chi si sa innocente insieme al figlio Lorenzo De Martino e all’avvocato dello studio Giulia Zani. "Concorso esterno con un sodalizio criminale, un’accusa gravissima e infamante. E’ risultato invece pacifico che mai alcun affare, operazione oppure affidamento di lavori pubblici o privati, né appalti o subappalti, è mai stato acquisito o concluso a seguito dell’intervento del mio assistito", rivendica il difensore.

Sì, perché dietro il blitz all’alba, i sei mesi in cella, il clamore mediatico che l’arresto di una persona "perbene" aveva suscitato all’epoca a Montalcino e nell’intera provincia, secondo la procura ci sarebbe stata proprio l’agevolazione delle attività del sodalizio criminale sul quale si indagava. Avvenuta in concorso con due persone, titolari di aziende ’pulite’, sempre stando alle accuse, uno dei quali assolto subito con rito abbreviato e l’altro nel giudizio di primo grado dove invece il professionista senese era stato incredibilmente condannato a 12 anni e 7 mesi. Insomma, i giudici avevano ritenuto che pur non essendo inserito nella struttura organizzativa del sodalizio avesse in qualche modo aiutato la cosca ad ottenere lavori, usando imprese ’pulite’. Peccato che il geometra non sia un imprenditore, solo un libero professionista. "Abbiamo dimostrato che non c’è stata la conclusione di alcuna operazione, nessuno ha mai ottenuto un appalto, un subappalto o il benchè minimo straccio di un qualsiasi lavoro", ribadisce De Martino.