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"Lo sci non è come la bici. Occorre preparazione"

Fra consigli e rischi il dottor Massimo Capitani, direttore Medicina sportiva, guida allo sport di stagione: "Problema traumatologico, a danno dei legamenti".

Il dottor Massimo Capitani, senese, è direttore dell’Unità complessa Medicina sportiva dell’Asl Toscana Sud Est. A Siena la Medicina sportiva ha sede all’interno del presidio Asl al Ruffolo

Il dottor Massimo Capitani, senese, è direttore dell’Unità complessa Medicina sportiva dell’Asl Toscana Sud Est. A Siena la Medicina sportiva ha sede all’interno del presidio Asl al Ruffolo

"Il numero degli incidenti con rottura del crociato dovuta allo sci è secondo solo a quello delle partitelle di calcetto che vedono in campo persone fra 35 e 40anni", dice il dottor Massimo Capitani, direttore della Medicina sportiva dell’Asl Toscana Sud Est. Sciare è uno sport molto praticato, in questa stagione, quanto pericoloso, soprattutto in assenza di un’adeguata preparazione.

Direttore, dobbiamo preparaci sia in vista della settimana bianca che del solo weekend?

"E’ una delle attività sportive più rischiose, soprattutto per noi che non la pratichiamo così di frequente e non siamo abituati né allenati a movimenti inusuali. Un tempo si facevano esercizi di pre-sciistica in palestra, un’abitudine che oggi si è persa: si pensa erroneamente di poter infilare scarponi e sci così come si sale sulla bicicletta, una volta imparato non occorre altro. Il problema è traumatologico, a danno delle articolazioni del ginocchio, sollecitato a torsioni e movimenti che possono essere letali, se non fatti nel modo giusto".

Come ci si prepara?

"Intanto è meglio iniziare con un maestro di sci che reimposti i movimenti giusti e faccia fare del riscaldamento. La preparazione invece consiste nel potenziamento del quadricipite femorale in modo da preparare e rafforzare il ginocchio: è da farsi preferibilmente in palestra con macchinari appositi per le gambe, magari seguiti da un istruttore e con serie ripetute. Sono esercizi prettamente aerobici. Il ‘fai da te’ in questa pratica non è consigliabile: certo ci sono pesi con cui allenarsi in casa da applicare al quadricipite. Il potenziamento del quadricipite femorale fa in modo che il ginocchio possa sostenere lo sforzo, il peso e anche la torsione, cui andiamo incontro su una superficie diversa da quella solita, lastre di ghiaccio ad esempio".

Il freddo può danneggiare i muscoli?

"E’ evidente che occorre un abbigliamento termico corretto, per affrontare temperature basse. E’ possibile incorrere in situazioni di danni da freddo, anche alle mani ad esempio se non indossiamo guanti idonei".

E dopo aver sciato?

"Lo stretching vale sia prima che dopo aver sciato, in fase di rilassamento del muscolo, che non deve fermarsi di colpo. Detto questo, il rischio connesso allo sci non è tanto muscolare quanto a danno dei legamenti: la rottura è un evento oggi assai frequente su neve e ghiaccio come su un campo sintetico in cui ci si impunta, a differenza dell’erba, il piede si blocca , fino alla possibile rottura del legamento".

p.t.