Lite accesa in tv sui monoclonali Botta e risposta fra Ceccardi e Galli

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Scontro in tv sull’utilizzo degli anticorpi monoclonali. Toni alti e parole dure hanno dominato la scena durante la trasmissione ’Agorà’ condotta ieri mattina su RaiTre da Luisella Costamagna, che aveva come ospiti il professor Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, e l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi. Il tema era, come detto, il rapporto tra vaccini anti Covid e anticorpi monoclonali.

L’esponente leghista si è detta contraria al vaccino ai bambini che, a suo avviso, citando casi di sua conoscenza, con l’infezione "se la cavano". Ceccardi ha alzato i toni parlando di monoclonali che non sarebbero "disponibili per tutti".

"Temo che l’onorevole non sappia a chi devono essere somministrati determinati farmaci come i monoclonali. Solo chi ha alcuni fattori di rischio può avere beneficio da un trattamento, precoce e non risolutivo, come gli anticorpi monoclonali", ha replicato Galli. Ma la Ceccardinon si è fermata e ha quindi attaccato l’infettivologo: "Lei perché se li è fatti? Dopo cinque giorni dalla febbre è qui in tv a parlare", ha detto l’europarlamentare, aggiungendo di essere "arrabbiata" perché ha spiegato di avere avuto l’infezione dopo essersi vaccinata.

Dal canto suo Galli, in merito alla sua malattia, ha spiegato: "Ho fatto tre vaccinazioni, altrimenti sarei crepato, cara mia". Per abbassare la ‘temperatura’ in studio la conduttrice, Luisella Costamagna, è stata costretta ad annunciare un break pubblicitario ripristinando così l’ordine davanti ai telespettatori.