
Il garante regionale dei detenuti della Toscana, già parlamentare, componente del Csm, per due volte sindaco di Arezzo, l’avvocato pittore...
Il garante regionale dei detenuti della Toscana, già parlamentare, componente del Csm, per due volte sindaco di Arezzo, l’avvocato pittore Giuseppe Fanfani (a destra con l’opera la barca di Caronte) si è presentato alla Cancelleria nella personale di opere dell’inferno dantesco come omaggio alla città quando il sommo poeta (maggio 1300) da ambasciatore di pace parlò al popolo delle torri. Sono ’pagine’ in mostra di arte visiva promossa e organizzata dall’Associazione culturale e di promozione sociale ’Don Antenore Grassini’ che il garante-pittore Fanfani ha riavvolto quel nastro dei ’gironi dell’inferno’ di questa inedita personale curata da Andrea Migliorati.
"Con la visione dei gironi del Primo Regno dell’oltretomba alla scoperta – spiega l’artista – del percorso pittorico in un turbine di emozioni violente e contrastanti". "Con questa mostra – spiega soddisfatto il presidente Gabriello Mancini – la nostra associazione intende contribuire all’offerta culturale della nostra città, promuovendo un’iniziativa con diversi significati: accrescere la storica giornata dantesca, che ogni anno si ripete e riflettere sui molti concetti che l’Inferno dantesco e ci propone di una straordinaria attualità. La riproduzione di alcuni pensieri elaborati proprio sul poema dantesco da don Antenore Grassini come nostro riferimento spirituale e culturale per dedicare appunto l’associazione a suo nome. Ringrazio l’artista e amico Giuseppe Fanfani per la disponibilità e l’amministrazione comunale per il sostegno".
La mostra dei giorni dell’inferno di Fanfani sta ottenendo successo e ammirazione da quel turismo multilingue in visita alla città e rimane aperta tutti i giorni fino al 25 maggio. L’ingresso è libero.
Romano Francardelli