Lega, il dibattito continua. L’ex Galligani: "Addii causati da dirigenti imposti dall’alto"

"Otto anni di commissari, democrazia ignorata"

Lega, il dibattito continua. L’ex Galligani: "Addii causati da dirigenti imposti dall’alto"

Lega, il dibattito continua. L’ex Galligani: "Addii causati da dirigenti imposti dall’alto"

Il dibattito dalle parti della Lega non si placa, dopo l’annuncio delle dimissioni di alcuni segretari e la replica dei vertici regionali. A prendere posizione ora è Riccardo Galligani, ex segretario della Lega Valdelsa e candidato alle ultime elezioni regionali, ora uscito dal partito e consigliere comunale di Poggibonsi Nuova.

"Baroncini e Nisini – afferma Galligani – si prendano le loro responsabilità invece di nascondersi dietro ad un dito. Nelle democrazie chiedere che gli organismi rappresentativi dei partiti siano eletti dagli iscritti non può considerarsi un pretesto ma dovrebbe essere la normalità. Quando gli addii si moltiplicano a vista d’occhio, si estendono a varie realtà territoriali e sono prolungati nel tempo, significa che le dirigenze imposte dall’alto non sono più sostenibili da iscritti e simpatizzanti, con la conseguente perdita catastrofica di iscritti e di voti in ogni tornata elettorale".

Per Galligani, otto anni di commissariamento dimostrano che "il partito non è minimamente interessato alla democrazia interna e alla partecipazione, tanto che gli scarsi risultati elettorali in termini percentuali ne sono la naturale conseguenza".

Ancora, afferma Galligani, non vanno più scimmiottati "vecchi slogan bossiani come quello ’la Lega si serve, non ci si serve’, primo perché ormai la Lega è diventata altro e ha abbandonato i suoi valori fondanti, a partire dal federalismo, ma sopratutto perché i partiti non hanno bisogno di ’servi’ che ’servono’ il partito, ma di persone capaci che hanno ideali e idee che migliorino la vita dei cittadini e mantengano gli impegni presi in campagna elettorale".