Le cure contro i tumori del sangue. Cellule staminali emopoietiche

Il Programma di trapianto del policlinico Le Scotte offre una possibile guarigione ai pazienti affetti da neoplasie ematologiche maligne o da malattie ematologiche congenite o acquisite.

Le cure contro i tumori del sangue. Cellule staminali emopoietiche

Le cure contro i tumori del sangue. Cellule staminali emopoietiche

Il Programma Trapianto di cellule Staminali emopoietiche dell’Aou Senese è riferimento dell’area vasta Toscana Sud Est per pazienti adulti ematologici ed emato-oncologici che necessitano di un trapianto di cellule staminali emopoietiche. "Si tratta di cellule dotate della capacità di auto-rinnovarsi combinata alla potenzialità di produrre cellule altamente specializzate – spiega la responsabile del Programma Monica Tozzi –. Il trapianto offre una possibile guarigione ai pazienti affetti da neoplasie ematologiche maligne o da malattie ematologiche congenite o acquisite. L’attività è svolta da un team di operatori, fortemente integrato tra le due unità UOC Terapie Cellulari e Officina Trasfusionale e UOC Immunoematologia e Servizio Trasfusionale, che segue e svolge tutte le fasi del processo, dalla valutazione del paziente candidato alla procedura alla ricerca del donatore, dalla raccolta alla manipolazione e conservazione delle cellule fino all’esecuzione del trapianto stesso. Il Programma effettua tutte le tipologie di trapianti (autologhi e allogenici), da donatori familiari e da registro internazionale. Le cellule possono essere raccolte dal midollo osseo, dal sangue periferico e dal sangue cordonale. Essendo l’attività trapiantologica subordinata ad una normativa e ad una legislazione stringenti, nel 2023 il Programma è stato accreditato dal Centro Nazionale Trapianti".

Quali i volumi di attività?

"L’attività trapiantologica a Siena è iniziata nel 1996 con il primo trapianto autologo, seguito dal primo trapianto da donatore familiare nel 2000, effettuando fino ad oggi 1.082 trapianti, di cui 300 allogenici".

Sperimentazioni attive?

"Oggi l’impegno del team è volto allo sviluppo della terapia cellulare, attraverso l’uso di linfociti T ingegnerizzati (CAR-T). Il nostro Programma è stato individuato dalla Regione Toscana per svolgere questa terapia".

Quali le collaborazioni interne ed esterne?

"Il Programma è costituito per definizione dalla stretta collaborazione tra la UOC Terapie Cellulari e Officina trasfusionale, che si occupa della gestione del paziente, ricerca del donatore, raccolta di midollo osseo, processazione in laboratorio delle cellule e esecuzione del trapianto, e la UOC Immunoematologia e Servizio trasfusionale che valuta l’idoneità dei donatori e gestisce le raccolte da sangue periferico. La collaborazione più stretta è con l’Ematologia dove vengono identificati i pazienti che necessitano di un trapianto. Stretta è anche la collaborazione con la Sala operatoria per la raccolta di midollo osseo, con la UOSA Accreditamento e qualità dei percorsi assistenzialo, per il supporto al mantenimento dei requisiti autorizzativi e di accreditamento relativi ai percorsi, e con tutti i professionisti dell’area critica, diagnostica strumentale e della Farmacia presenti all’ospedale Le Scotte, per la complessità e le possibili complicanze dei trattamenti. Nel 2023 abbiamo consolidato la collaborazione storica con l’Immunogenetica di Careggi per lo studio della compatibilità tra donatore e ricevente e ci siamo fatti promotori dell’accordo regionale stilato con gli altri Programmi (Careggi, Meyer e Pisa) per la gestione dei percorsi di donatori e pazienti in caso di emergenza".

Qual è il contributo alle attività di ricerca e formazione?

"Il 2023 ci ha visto anche fortemente impegnati nella formazione degli operatori afferenti al Programma (medici, biologi, infermieri, tecnici), nonché al supporto della Scuola di specializzazione in Ematologia, la base su cui verterà l’inizio della terapia cellulare CAR-T".