L’azzardo di Scaramelli "I nostri 2mila voti decisivi per eleggere il sindaco Punto su un accordo"

Il leader di Italia viva alza la posta e scommette sull’apparentamento "C’è un tavolo romano aperto su Siena, le consiglio di aspettare stasera" .

L’azzardo di Scaramelli  "I nostri 2mila voti decisivi  per eleggere il sindaco  Punto su un accordo"

L’azzardo di Scaramelli "I nostri 2mila voti decisivi per eleggere il sindaco Punto su un accordo"

di Pino Di Blasio

Quousque tandem, Scaramelli? Fino a quando continuerà con il bluff del suo successo elettorale, grazie all’8,63% dei voti al primo turno?

"Non è un bluff - è la prima risposta di Stefano Scaramelli, plenipotenziario di Italia viva a Siena -, è la somma dei voti delle quattro liste che hanno dato vita alla coalizione riformista che ha candidato Massimo Castagnini. Un gruppo di persone che ha occupato un’area politica alternativa sia alla destra che alla sinistra".

I suoi candidati hanno preso poche decine di voti, Massimo Cava ha 62 preferenze.

"Abbiamo contribuito a conquistare gli oltre 2mila voti della coalizione. La frammentazione in 23 liste non ha aiutato di certo. Penso sia importante il numero di preferenze di David Chiti, così come quello di Massimo Cava. I 2mila voti potevano essere di più, saranno determinanti al ballottaggio per far vincere una o l’altra candidata".

Nessuna vuole i voti di Castagnini, lo hanno dichiarato Nicoletta Fabio e Anna Ferretti.

"I voti non sono di Castagnini né miei, sono dei cittadini. Che hanno espresso un orientamento definito, e per questo sono più importanti e condizionabili rispetto ad altri. Sono convinto che, alla fine, gli apparentamenti ci saranno".

Non pensa abbiate costretto il sindaco De Mossi alla figuraccia, 0,79% della sua lista?

"All’interno di questa coalizione è nata un’area compatta riformista che vuole continuare a fare politica insieme. Saranno i candidati al consiglio a formare i gruppi e a trattare".

Ma se vi siete già divisi! Degortes ha dichiarato che andrà dalla parte opposta di lei e del ricciarello magico.

"Io le consiglio di aspettare le prossime ore. Conviene a entrambe le coalizioni al ballottaggio apparentarsi per provare a vincere. Quando ci saranno gli apparentamenti, i nostri candidati potranno entrare in consiglio comunale".

Ci crede solo lei. Per ora entrerebbe in consiglio solo Castagnini, candidato sindaco.

"A Roma c’è un tavolo aperto tra forze politiche, dove l’importanza strategica di Siena è ritornata centrale".

A Roma starebbero pensando al ballottaggio di Siena? E quali forze politiche starebbero trattando?

"Si ragiona anche su Pisa e su Massa per apparentamenti. Nelle prossime ore ci muoveremo come un gruppo compatto, non più come quattro liste. Italia viva si propone come soggetto riformista, partito nella sfida tra i due partiti, Pd e FdI. Saranno i vari schieramenti a decidere dove collocarci".

Sembra ancora fuffa, scusi. Sta bluffando nonostante l’evidente flop. Lei demanda a un fantomatico tavolo romano un accordo che a Siena non cerca e non vuole nessuno.

"A Genova abbiamo sostenuto un candidato di centrodestra, perché ci riconoscevamo nelle sue posizioni. In queste ore Matteo Renzi è stato invitato sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Siamo un contenitore politico che può raccogliere il meglio del riformismo delle nostre liste. E 1.500 voti che possono essere decisivi al ballottaggio".

In conclusione lei ci invita ad aspettare domenica perché è convinto che Fabio o Ferretti si apparenteranno con le sue liste?

"Se non accadrà, vuol dire che le condizioni dell’accordo non si sono verificate. Ma già stasera si saprà tutto".