L’Asl riapre gli sportelli micologici Ma sulla vendita di funghi è caos

Molti cercatori sono costretti a rivolgersi ai professionisti privati per il rilascio del certificato di garanzia

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La Asl apre gli sportelli micologici per il controllo dei funghi. Ma il problema della commercializzazione resta. Infatti il controllo dello specialista è disponibile e gratuito, ma non rilascerà alcuna certificazione. E ad Abbadia San Salvatore, ma nei paesi dell’Amiata in generale, ora si pone il problema che hanno tanti cercatori di funghi resta. A distanza di oltre vent’anni – la legge regionale che disciplina la raccolta risale al 1998 - esplode un problema mai sollevato. Cosa accadeva è presto detto. Quando i funghi ci sono in abbondanza, come in questo iniziio di stagione, gli esperti fungaioli ne raccolgono diversi chili al giorno. Dopo aver fatto le provviste per casa iniziano a venderli per guadagnare qualche euro per incrementare le pensioni o, nel caso dei giovani, per farsi una paghetta. Li vendono ai commercianti del settore, ai ristoranti, ai privati. Tutto è sempre filato liscio,il problema non è mai emerso in modo eclatante. Il punto della certificazione, pur con tutte le sue contraddizioni. Non viene, ovviamente, vidimato il fungo ma apposto una piccola etichetta sul contenitore. Che può essere riempito una volta venduti i funghi controllati. Ma il nocciolo della questione sta nel chi rilascia la certificazione. La Asl non la rilascia perché andrebbe in conflitto. I controlli vengono eseguiti sempre da personale Asl. Quindi controllo si, certificato no. E i funghi non potrebbero essere, quindi, venduti a nessuno. La soluzione? Sfogliare l’albo dei micologi trovare i più vicini e portarli lì. Costi disagi che i fungaiolinon possono certo affrontare. Creando un grosso "buco" nel mercato. Intanto l’Asl riapre il servizio. Due volte a settimana (ad Abbadia San Salvatore via Serdini 1) dalle 11 alle 13.

Massimo Cherubini