La verità sui movimenti dall’analisi dei cellulari

La polizia cerca altre prove e vuole risalire ai componenti del gruppo del centro storico

Migration

Erano stati interrogati dalla polizia, alla presenza dei loro avvocati, i minorenni colpiti dalle misure cautelari per il grave comportamento tenuto nel periodo fra maggio e ottobre a Siena, quando si sono concentrate le scorribande nel centro storico. Hanno spiegato le loro ragioni ma, secondo la procura per i minorenni guidata da Antonio Sangermano, occorreva massimo rigore fermo restando che le esigenze educative rappresentano un costante punto di riferimento di tutto l’impianto processuale minorile. Erano andati troppo oltre, quei cinque adolescenti , tre che hanno 16 anni, due 15. Per uno, che abita nel comune di Siena, è stata disposta dal gip la permanenza domiciliare. Insomma, deve stare in casa. Una misura meno grave rispetto a quella indicata per gli altri quattro amici e presunti componenti della baby gang su sui indaga la polizia. Infatti sono stati portati in comunità toscane ma anche di altre regioni. Si tratta di strutture pensate come luoghi aperti e di recupero dove il ragazzino viene seguito e rieducato, attraverso, per lo più, attività di lavoro e di studio. Fondamentale sarà nel periodo che trascorreranno qui la collaborazione con gli operatori. Se venisse loro in mente di dileguarsi rischiano la custodia cautelare in carcere. La permanenza in casa è invece una sorta di arresti domiciliari per i maggiorenni: in questo caso però il minorenne viene affidato ai genitori che devono fargli rispettare le regole, seguendo il figlio.

L’inchiesta sulla baby gang però non si ferma. Squadra Mobile e Volanti continuano a scavare nei messaggi e in quanto emerso dai cellulari e i tablet dei giovanissimi, sequestrati nelle perquisizioni del novembre scorso. Che sveleranno contatti, appuntamenti, la filosofia del branco, se possibile. Ricostruendo a tutto tondo la rete dei contatti che è certo più ampia di quella già finita sotto la lente della procura dei minori. E per quale ragione ‘colpivano’

La.Valde.