
La triade degli arcangeli di Inglesi
Dopo l’Arcangelo Michele, esposto nel 2021 alle Logge del Papa e dopo l’Arcangelo Gabriele, messo in mostra nel 2022 di fronte alla Torre dei Malavolti, il maestro Alberto Inglesi ha ideato e creato l’Arcangelo Raffaele, completando così la triade degli arcangeli. L’opera è stata installata per la prima volta nella Cappella del Palazzo comunale. Inglesi ha finito la sua splendida scultura in prossimità del Natale con l’intento di voler ’santificare’ ulteriormente la ricorrenza. Alla base della statua ha voluto lasciare la maglietta rossa indossata durante il lavoro di creazione dell’Arcangelo, perché, a suo dire, l’indumento gli ha dato la forza e l’ingegno per concludere l’opera. Opera costruita pezzo per pezzo nel laboratorio dove il fuoco, le saldature, le limature ecc... sono all’ordine del giorno e fanno eco alla sua intelligenza e fantasia.
L’espressione del volto dell’Arcangelo Raffaele è austera e imperiosa, ma, nello stesso tempo, mostra la speranza in un mondo migliore. D’altronde San Raffaele era chiamato dall’Onnipotente per portare la guarigione da tutti i mali e l’artista si augura che possa proteggere l’umanità e favorire la fine dei conflitti, delle lotte e delle violenze, in particolare quelle sulle donne. Tale tema è molto caro a Inglesi che ha ideato e creato le sculture ’Donna in cammino’ ammirate a Siena, Grosseto, Montalcino e Piombino. Originali le ali di Raffaele, che si ispirano ad antichi dipinti, ma realizzate con geometriche formelle allineate e completamente congiunte tra loro come se fossero vere e proprie piume. L’artista non ha dimenticato neppure il canino di Tobia, che è alla base della scultura e il grosso pesce (con il cuore, il fegato e il fiele di questo San Raffaele compiva le sue guarigioni) che il maestro ha posto in una specie di tasca.
Maurizio Madioni