MASSIMO BILIORSI
Cronaca

La strada degli esordienti. Nel 2024 tre fantini al debutto, ma la tendenza è al ribasso

Rispetto allo scorsa seconda metà del secolo, sono cresciuti i Palii senza nuove scelte. In questo secolo Giraffa, Selva e Leocorno hanno il primato delle prime volte al canape.

Rispetto allo scorsa seconda metà del secolo, sono cresciuti i Palii senza nuove scelte. In questo secolo Giraffa, Selva e Leocorno hanno il primato delle prime volte al canape.

Rispetto allo scorsa seconda metà del secolo, sono cresciuti i Palii senza nuove scelte. In questo secolo Giraffa, Selva e Leocorno hanno il primato delle prime volte al canape.

È impensabile che possa oggi accadere come nei tre Palii del 1928, che videro ben nove esordi di fantini, ma non possiamo parlare di "apertura ai giovani" dall’inizio del nuovo millennio. Nel "vecchio" Novecento si faceva molta più attenzione ai ragazzi a cavallo, con un numero maggiore di esordi. Se guardiamo infatti i dati dal 1945 al 1999, con un numero maggiore di carriere ma facendo le debite proporzioni, ci sono state ben 49 carriere con un esordio, 21 con due, fino a addirittura una carriera con cinque. "Soltanto" 41 Palii senza nessun nuovo fantino.

In questo scorcio di Duemila ci sono 22 carriere con un esordio, 5 con due esordi, già 21 senza nessun nuovo fantino. A dire il vero, a beneficio di chi auspica un rinnovo con nuovi arrivi, il 2024 ne ha visti tre: Tambani, Granito e Virgola.

Sempre dal Duemila ad oggi, esaminando la questione Contrada per Contrada, tre di loro non hanno dato mai la fiducia ad un esordiente. E sono Civetta, Istrice e Pantera. Chi invece è stato più pronto a far esordire nuovi protagonisti sono la Giraffa (Velluto, Bellocchio, Tamurè, Granito), la Selva (Sgaibarre, Smarrancio, Tempesta e Virgola) e il Leocorno (Scompiglio, Filuferro, Grandine e Turbine). Segue a tre Aquila (Tiburzi, Strappo e Scangeo) e Valdimontone (Girolamo, Brigante e Shardana).

A due troviamo il Bruco (Gingillo e Tambani), la Chiocciola (Lo Zedde e Nappa II), l’Onda (Batticuore e Voglia), la Tartuca (Brio e Carburo). Con un solo esordio il Drago (Ares), la Lupa (Vittorio), il Nicchio (Tittia), l’Oca (Mamassino), la Torre (Amsicora). Nomi che poi hanno fatto la recente storia mischiati ad altri che sono già spariti da ogni lista. Campioni e meteore.

Anche se "solo" 25, in tutta la storia del Palio, gli esordi vittoriosi, da qualche parte i giovani devono pur cominciare. E ci sono situazioni ottimali in cui un esordio è auspicabile, quasi necessario. Basta andare alle corse di addestramento per rendersi conto di quanti fantini, con diverse aspettative, girano attorno alla macchina del Palio.

Pescare dal mazzo il vincente, o perlomeno il fantino destinato a restare, non è certo facile. Ma questo fa la differenza fra il dirigente che vuole andare oltre lo scontato, oltre la scelta ovvia. E il modo anche per scardinare certe logiche che poi, nella dinamica della corsa, spesso ci appaiono già scritte.