La sanità del dopo-Covid fra Pnrr e risparmio "Una centrale hub e sei case della Comunità"

L’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini fa il punto: "L’Asl dovrà tagliare 50 milioni e le Scotte almeno 10. Dobbiamo riorganizzare le strutture legate alla pandemia e ricollocare il personale in altre funzioni". I dettagli del piano

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Cosa accade nella sanità senese? Qual è la prospettiva? La premessa è che la macchina in questione non è una spider ma un ‘carrozzone’. Il resto sono parole, promesse e tempi lunghi. In questi termini si è consumato ieri l’incontro pubblico dal titolo ‘Sanità senese, tra presente e futuro, pandemia, Pnrr, ospedale e territorio’: a tentare di dare risposte è stato l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, interrogato da Pino Di Blasio, capocronista de La Nazione di Siena e da Cristiana Mastacchi, caporedattore di SienaPost, che con Ce Editoria ha organizzato l’evento. Ne è uscita una lezione di equilibrismo fra i fondi milionari del Pnrr e i tagli legati al tetto di spesa corrente regionale.

"Nel 2019 la Toscana era con il Veneto la Regione con le migliori performance assistenziali. Poi la pandemia e i dati Agenas per il 2020 e 2021 dicono che la Toscana è rimasta fra le regioni con il più alto tasso di resilienza alle attività Covid: abbiamo tenuto nell’attività ordinaria molto meglio di altri (-24% la nostra flessione, -30% la media regionale)" inizia così l’assessore Bezzini. "Le prospettive? Abbiamo rilevanti risorse per gli investimenti – il primo annuncio dell’assessore -: 1,2 miliardi di euro per la sanità, fra articolo 20 e Pnrr. Con il Pnrr si apre una fase che in 4 anni porterà a ridisegnare la sanità territoriale: tutto ciò che oggi viene finanziato dovrà essere fatto entro il 2026".

Da ieri a oggi e dalla scena regionale a quella locale, con protagoniste le due realtà sanitarie, l’Asl Sud Est e l’Aou Senese. Sul primo fronte, il dl 71 ridisegna i parametri che guidano l’organizzazione della sanità nei territori e lo strumento finanziario che lo realizzerà è il Pnrr: è prevista la creazione di Case della comunità. Sono strutture hub e spoke, dove saranno riuniti tutti i servizi sanitari territoriali, in collegamento con i medici di medicina generale e gli ospedali, coordinati in regia dalla Centrale hub, posizionata nei capoluoghi sedi di zone sanitarie. Per la Zona senese, si viene a sapere, che la centrale hub, sarà nell’edificio di proprietà della Provincia in viale Sardegna in acquisizione dalla Asl, con fondi regionali e proventi derivanti dalla vendita del poliambulatorio di Pian d’Ovile. In tutto la provincia saranno realizzate sei Case della Comunità, tutte facenti capo alla Asl Sud Est. Sul versante ospedaliero, l’investimento è quello sul piano di ristrutturazione delle Scotte: un’operazione da 200milioni. "Da qui a giugno dovremmo avere più di 100 milioni per il piano – annuncia -. Una quarantina di milioni dall’articolo 20 – strumento con cui il Ministero finanzia la sanità regionale -, poi a giugno arriveranno i primi fondi del Pnrr per la realizzazione del modulo ‘volano’, una nuova edificazione funzionale al trasferimento dei reparti interessati dai lavori’.

Dalle promesse alle criticità, ovvero dai progetti alle risorse finanziarie che delimitato sempre il raggio di azione pubblico. "Abbiamo difficoltà a trovare l’equilibrio economico finanziario. Ce l’abbiamo fatta per 2020, oggi stiamo lavorando al 2021 e dobbiamo pensare al prossimo triennio. Il Covid è costato 550 milioni di euro e anche se l’emergenza volge al termine penso che ci avremo ancora a che fare; sicuramente ci porteremo dietro il suo peso in questi anni: tra 2020 e 2021 la Regione ha stanziato 400 milioni per sostenere il servizio sanitario pubblico". Dalle domande arrivano altri dettagli del modus operandi in sanità.

"Per l’operazione di viale Sardegna – rivela Bezzini - mancano risorse ancora non coperte e i primi benefici si vedranno nel 2025 probabilmente. Oggi la Regione sdogana 150 milioni di euro su investimenti deliberati nel 2019: questi sono i tempi nella sanità’. Poi c’è la questione dei 300 milioni circa mancanti al bilancio regionale 2021: ancora criticità finanziarie. "E’ vero, abbiamo chiesto ‘economie alle Asl: la Sud Est deve risparmiare per 50 milioni, Le Scotte per una decina. Come? C’è stato il Covid, abbiamo 4mila dipendenti in più. Alle Aziende abbiamo chiesto di riorganizzare le strutture Covid e quel che si libera, risorse e personale, va ricollocate in altre funzioni. Poi bisogna pensare all’appropriatezza della spesa farmaceutica". L’incontro si conclude su una nuova suggestione: Siena esce dalla pandemia arricchita, con piani di ristrutturazione e riorganizzazioni territoriali e anche con il Biotecnopolo, distretto eccellente e unico in Italia.

Paola Tomassoni