REDAZIONE SIENA

La corte d’appello di Firenze dà ragione al ricorso della Cgil. Palazzo pubblico dovrà riassumere due dipendenti trasferiti a Sigerico

"Come da noi sempre sostenuto le società in house non sono enti pubblici e ora la sentenza 324/2025 della Corte...

Il palazzo comunale

Il palazzo comunale

"Come da noi sempre sostenuto le società in house non sono enti pubblici e ora la sentenza 324/2025 della Corte di appello di Firenze ci ha dato ragione condannando il Comune di Siena all’assunzione e a rifondere le spese dei due partecipanti al concorso per amministrativo terminalista svoltosi alla fine dell’anno 2020".

È quanto si afferma nella nota diffusa ieri dalla Cgil Funzione pubblica. La questione viene spiegata dallo stesso sindacato e riguarda il legame tra trasferimenti dal Comune a Sigerico e successivo scorrimento delle graduatorie per istruttori amministrativi in Comune: "La vicenda – sottolinea la Cgil – avviene durante l’utilizzo della graduatoria degli idonei al concorso, quando alcuni erano stati invitati ad accettare un posto nella società in house Sigerico, ma successivamente non erano stati interpellati per un’assunzione in Comune assumendo persone in posizione deteriore. La Fp Cgil aveva fatto obiezione, inascoltata, sostenendo che i due enti non erano equiparabili per contratto diverso, diversa la stabilità e la tutela in caso di licenziamento illegittimo".

Ora il provvedimento disposto dalla magistratura. "Con la sentenza della Corte di appello di Firenze – sottolinea il sindacato – si ripristina la legittimità del percorso concorsuale, la Cgil ancora una volta dalla parte delle giuste e sacrosante istanze dei lavoratori".

Nessun commento ufficiale nella giornata di ieri è stato rilasciato dall’amministrazione comunale.