
Dopo il lutto e il silenzio imposto dalla pandemia di Covid-19, il ricordo e il suffragio per coloro che non ce l’hanno fatta. A Piancastagnaio, il tributo di morti, quattro, causato dal virus lo ha pagato maggiormente la contrada bianconera di Voltaia.
Quattro tragedie, non solo vissute nell’ambito familiare ma anche in tutta la comunità. Quattro decessi, che hanno segnato la storia del paese, e che, non hanno avuto il saluto che avrebbero meritato. La tragica sequenza è iniziata il 19 marzo scorso, con la morte di Valeriano Conti (detto Giuseppe), padre di Marco, giornalista fondatore di Amiata News. Qualche giorno dopo, ad Arezzo dove era ricoverato da alcuni giorni, è mancato Enzo Babbucci, figura storica della Misericordia di Piancastagnaio, anche lui fondatore e dirigente della contrada di Voltaia. Un’ altra tragica perdita si era verificata a una settimana dalla ricorrenza della Pasqua: Nazzareno Conti, figlio di Giuseppe, proprietario assieme alla compagna Marilena Nutarelli dell’enoteca Saxa Cunctaria, si era spento all’ospedale di Grosseto, lasciando nel dolore il fratello Marco. Ultimo decesso in ordine di tempo, quuello di Isoliero Conti, deceduto all’ospedale San Donato di Arezzo. La promessa della priora della contrada di Voltaia, Valentina Menchini (foto) di onorare i propri contradaioli con una pubblica cerimonia verrà mantenuta sabato alle 10,30 con una messa di suffragio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a cui parteciperanno i rappresentanti della contrada e i famigliari dei deceduti. Al termine, vi sarà un omaggio ai defunti nel cimitero del paese. "E’ stato un momento molto brutto per la nostra contrada – ha detto la Menchini –. Ora vogliamo ricordare questi nostri amici con l’affetto che meritano".
Giuseppe Serafini