La Banca d’Italia vende l’ex sede Domande entro l’11 ottobre

La Banca d’Italia cede la sua ex filiale di Siena, un complesso immobiliare vincolato di oltre 4000 metri quadrati in via della Stufa Secca, realizzato all’inizio degli anni ‘70 ristrutturando e ampliando un palazzo storico della città toscana. L’istituto centrale ha pubblicato i documenti per la vendita, senza base d’asta, dell’immobile avvisando come le offerte dovranno pervenire entro l’11 ottobre. La cessione potrà avvenire in blocco oppure per singoli lotti, con una procedura di vendita senza base d’asta. La dismissione rientra nel piano di riduzione e razionalizzazione delle filiali avviato da diversi anni. In Toscana l’istituto centrale è ora presente a Firenze, Arezzo e Livorno. Quello della Stufa Secca era un luogo per cui era stata valutata a fondo il possibile trasferimento del comando provinciale dei Carabinieri, poi sfumato, e che ora finisce sul mercato anche con la formula della possibile suddivisione in due lotti.

Il lotto A riguarda i circa quattromila metri quadri a uso prevalentemente direzionale, il lotto B i 616 metri quadri a destinazione residenziale. Ci sarà tempo per presentare le offerte fino all’11 ottobre, con la formula già seguita per le Papesse: non esiste base d’asta, il prezzo considerato congruo verrà stabilito dopo la presentazione delle offerte e prima dell’apertura delle buste. Previsto il versamento di un deposito cauzionale di 120mila euro per il lotto A e 30mila per il lotto B (ovviamente 150mila per l’intero complesso). Resta da capire ora chi si farà sotto per l’ultima sede della Banca d’Italia, l’edificio realizzato negli anni’80 su progetto dell’architetto Enzo Zacchiroli e che ingloba anche l’ottocentesca palazzina Nava, sottoposta a vincolo di interesse storico-artistico.