ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Italia Viva al centrosinistra: "Alleanza per le regionali e fronte unico per il 2028"

Scaramelli lancia il nuovo tesseramento: "Collocazione politica stabile. A Firenze confido in un’intesa ampia, qui già al lavoro per le comunali".

Italia Viva lancia il nuovo tesseramento e propone un nuovo patto al centrosinistra

Italia Viva lancia il nuovo tesseramento e propone un nuovo patto al centrosinistra

Da un lato le infinite trattative regionali ma con un orizzonte ristretto a pochi mesi se non settimane, dall’altro un percorso tutto da costruire a Siena che guarda al 2028 e che parte dalle macerie delle ultime comunali. Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e leader senese di Italia Viva, rilancia il collocamento nel centrosinistra e difende l’operato nella maggioranza in Regione, con ricadute anche sul territorio: "L’ultimo esempio è il finanziamento di 250mila euro destinato a Colle di Val d’Elsa per la realizzazione del nuovo mattatoio, che sarà al servizio dell’intera area".

Scaramelli, partiamo dalle regionali: come andrà a finire con l’ipotesi del campo largo?

"So intanto da dove partiamo, da un’esperienza di governo positiva che ha visto Italia Viva saldamente al fianco del Pd e molte volte decisiva".

Sarà sufficiente per restare nella prossima coalizione di centrosinistra?

"Registro le posizioni più recenti del Pd e riconosco la piena volontà di dare vita, anche nel contesto regionale, a un centrosinistra plurale. Noi mettiamo la nostra esperienza al servizio di una coalizione che deve essere più ampia possibile".

Detta così sembra facile, in realtà nei vostri confronti si agitano delle resistenze. Riuscirete a superarle?

"Ci sono tutte le condizioni perché un’ampia coalizione possa stare insieme. Il confronto tra i partiti è iniziato, spero che sia una primavera positiva per produrre un risultato positivo".

Ancora con Giani?

"Il dialogo sta giustamente procedendo per gradi, non sta a me anticipare soluzioni. Confido che entro giugno possa essere trovata una sintesi programmatica e delle idee, a quel punto toccherà ai criteri per individuare le candidature a tutti i livelli, anche nei territori".

Lei rilancia l’alleanza di centrosinistra anche a Siena, ma due anni fa avete percorso altre strade... Cosa vi aspettate adesso?

"La nostra posizione è chiara e saldamente nel centrosinistra. Tendiamo la mano al Pd e a tutte le forze della coalizione, non solo per fare opposizione a questa maggioranza ma per elaborare un progetto condiviso".

Non è un po’ presto per guardare al 2028?

"Non è mai troppo presto, al contrario continuare su strade parallele potranno portarci a un risveglio tardivo, magari a pochi mesi dal voto. Si può invece ripartire dalle cose concrete".

Da dove, per esempio?

"I temi non devo anticiparli io, ma un metodo posso indicarlo: nei prossimi giorni presenterò un atto ufficiale sull’aeroporto di Ampugnano in Regione. Ne ho parlato con la Provincia e con il sindaco di Sovicille Gugliotti per trovare una sintesi".

In che termini? Lei è a favore dell’aeroporto, il Comune di Sovicille no...

"Nei termini della ricerca di una sintesi possibile: se tutti restano sempre fermi sulle proprie posizioni è impossibile fare alcunché. I dettagli li annuncerò nei prossimi giorni, ma posso anticipare che si parla del possibile acquisto da parte della Regione con la gestione da affidare a Toscana Aeroporti. Sono i due punti da cui si può partire".

Sul fronte politico e degli assetti interni cosa propone oggi Italia Viva?

"Abbiamo lanciato la nuova campagna di tesseramento, con l’obiettivo di arrivare a cinquecento iscritti in provincia, di cui cento a Siena. Siamo stabilmente nel centrosinistra a tutti i livelli: nazionale, regionale e locale. Siamo riformisti che vogliono proporre, insieme ai propri alleati, un’alternativa solida e credibile al centrodestra".

È convinto che a Siena si supereranno le divisioni del recente passato?

"Sì perché è interesse di tutti offrire una reale alternativa a un’amministrazione comunale attualmente inconcludente e immobile. Vanno superati steccati e abbandonate divisioni, per costruire insieme un fronte laico, riformista e progressista".