
Un saggio di musica alla scuola ’Iris Origo’ di Montepulciano
Dopo quarant’anni di attività, l’indirizzo musicale della scuola media dell’Istituto comprensivo Iris Origo di Montepulciano chiude i battenti. Una notizia che arriva come una doccia fredda per studenti, famiglie e docenti, e che rappresenta una perdita gravissima per il territorio. A determinare la chiusura, la mancata autorizzazione dell’indirizzo da parte dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, una decisione che lascia senza cattedra due insegnanti di strumento – clarinetto e flauto – e cancella un’offerta formativa che per decenni ha avvicinato gratuitamente centinaia di ragazze e ragazzi alla musica.
Gli studenti attuali finiranno il loro ciclo educativo, ma l’offerta formativa del corso musicale Pascoli è cancellata. Insorgono i genitori che non ci stanno e iniziano a esprimere la loro protesta, a cui fa eco la critica che il sindacato aveva espresso nelle scorse settimane.
"È un fatto gravissimo – denuncia Anna Cassanelli, segretaria generale della Flc Cgil di Siena – che impoverisce non solo l’Istituto Origo, ma tutto il territorio. L’indirizzo musicale non è mai stato un lusso, ma una scelta educativa profonda, capace di coltivare talenti, sviluppare competenze trasversali e favorire l’inclusione". Per l’anno scolastico 2025/26 si registrano complessivamente 565 alunni in meno nelle scuole dell’infanzia, primarie e medie. Ma è nella specificità delle scelte che il danno si fa più acuto: il venir meno dell’indirizzo musicale rappresenta una perdita culturale e sociale che va ben oltre i numeri. La scuola media a indirizzo musicale di Montepulciano ha rappresentato per decenni un punto di riferimento e un’occasione unica per molti ragazzi, in particolare per coloro che, altrimenti, non avrebbero mai potuto avvicinarsi allo studio di uno strumento.
"Un presidio educativo, inclusivo e accessibile, radicato nella vita scolastica e nel tessuto sociale locale, oggi cancellato in un silenzio assordante", ci dichiara Mita Cherubini rappresentante di classe "Chiediamo al sindaco Michele Angiolini – è l’appello che arriva da diversi cittadini e genitori e dalla rappresentante di istituto Valentina Rosadi – di farsi portavoce del disagio della comunità e di intervenire presso la Regione e il Ministero. Non possiamo permettere che un’esperienza educativa di tale valore venga sacrificata sull’altare dei numeri e delle logiche amministrative".
Il rischio, è quello di un progressivo svuotamento dell’offerta scolastica nei territori periferici, con la conseguente perdita di opportunità per i giovani e un indebolimento del ruolo educativo della scuola pubblica.