’Ircus’, omicidio sulla Montagnola. Il thriller di un medico giallista

Alessandro Giannotta, dottorando alle Scotte, e il romanzo ambientato a Rubro al Lago, luogo immaginario

’Ircus’, omicidio sulla Montagnola. Il thriller di un medico giallista

’Ircus’, omicidio sulla Montagnola. Il thriller di un medico giallista

Un omicidio sconvolge la provincia di Siena. A Rubro al Lago, un grazioso borgo della Montagnola Senese, un uomo ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita. Inizia così ‘Ircus: Rosso di Siena’, il thriller di Alessandro Giannotta. Salentino, dottorando in Neuroscienze alle Scotte, Giannotta si divide tra scienza e letteratura, ricerca e thriller, medico e scrittore. Un po’ come dottor Jekyll e Mr. Hyde.

"Non so bene ancora quale sia l’uno e quale sia l’altro – racconta l’autore – ma al di là di tutto la voglia di scrivere c’è sempre stata. Al secondo anno di medicina ho sognato una storia e per gioco ho iniziato a scriverla. Così è nato il mio primo romanzo". Che si intitola ‘Er-goth’, è diviso in tre volumi e racconta una storia tra fantastico e thriller psicologico. Adesso è arrivato ‘Ircus’, in un unico volume.

"È un racconto mentale – spiega l’autore – una storia come la intendeva Dostoevskij, insieme a riferimenti ed elementi del thriller classico. Il fatto è che mi piace sperimentare, ed è per questo che ho scelto di pubblicare il libro per conto mio". Il romanzo, infatti, è uscito per la piattaforma Kindle Direct Publishing di Amazon ed è disponibile sia in edizione cartacea sia in digitale.

"Mi sembrava la strada più consona alla mia identità – racconta lo scrittore – quella che mi avrebbe garantito la più totale libertà di spaziare. Mi piace essere un autore indipendente e fare l’artigiano della scrittura e dei libri". Per questo motivo, cura di persona ogni aspetto della pubblicazione, comprese le copertine, che disegna di propria mano, come quella realizzata per questo nuovo romanzo, che si apre con un omicidio avvenuto in un borgo vicino Siena.

"Rubro al Lago è un posto immaginario della Montagnola – spiega Giannotta – che con i suoi boschi, le grotte e le rovine etrusche era il posto perfetto per un thriller. Attraverso questo borgo inventato ho cercato però di raccontare il territorio in modo autentico, attraverso lo sguardo di un fuori sede, uno che viene da fuori ma che si è innamorato di questa città. Un personaggio con il quale ho sicuramente alcuni punti in comune, a partire dalle origini salentine, e con il quale ho cercato di trasmettere il mio punto di vista. Anche lui, poi, è un medico, però non ha la mia doppia personalità".

Riccardo Bruni