"Io, negativa e fantasma di Omicron"

Fantasma del Covid, priogioniera della burocrazia. È la storia di una nostra lettrice che preferisce restare anonima ma chiede di condividere la sua esperienza. "Vi racconto la mia storia. Ho avuto il Covid, adesso no. Adesso sono negativa, ma solamente ieri la Regione mi ha inviato un messaggio per dirmi che sono in isolamento per un tampone con esito positivo. Così ho compilato un questionario, dove mi si chiedeva in pratica se avessi o meno i sintomi. Ma io sono negativa. L’ho scritto in quel poco spazio lasciato libero alle comunicazioni da fare ai fini del tracciamento. Ho scritto che mi sono fatta un tampone rapido, prenotato privatamente e che dal 4 gennaio sono negativa. Ho lasciato la mia mail e ho cliccato ‘invia’. Poi, ho pensato, adesso è fatta, mi arriva il certificato di guarigione, invece niente. Sono tutt’ora una prigioniera di Omicron. Potrei lavorare, andare a fare shopping, andare a cena a ristorante, ma non ho ancora il Green Pass, e per chi mi ha aperto la pratica sanitaria sono ancora positiva".

"La mia quarantena è iniziata dal 27 dicembre, ma per sicurezza mi sono messa in isolamento dal 24, dopo essere stata contattata da un collega risultato positivo. Sono passati giorni e, come tanti altri, sono ancora qui che attendo, in balia dei tracciamenti Asl andati in tilt. E’ vero, alla fine mi ha chiamato anche l’Asl, mi ha detto "scusi il ritardo, siamo in affanno". Mi ha chiesto come stavo. Gli ho detto dell’esito del tampone e mi ha detto del messaggio della Regione, che probabilmente a breve mi arriverà direttamente il certificato di guarigione o "in caso sollecita via mail". L’ho fatto, ma niente. Certo, quando mi arriverà penserò: meglio tardi che mai, ma in questo periodo di quarantena ho avuto problemi per la raccolta dei rifiuti. Perché anche gli eventuali servizi di appoggio non possono partire senza che la pratica sanitaria sia stata registrata. Ho 30 anni, non ho avuto sintomi, ma se ne avevo di più o avevo problemi di salute? Il mio medico di famiglia (tempestato di telefonate) mi ha risposto per mail scrivendomi "che le pratiche avviate prima del 2912 sono di competenza dell’ufficio di igiene". E così, adesso, sono ancora qui, iattendo di essere considerata negativa, come sono, e che mi venga riconsegnato quel green pass, che mi ridarà una vita normale".