Intervista ad Angelina Gerardi

E’ vice presidente di Atelier Vantaggio Donna. Formatrice e coordinatrice del CPO comuni Alta Valdelsa.

Cosa possono fare i giovani per incentivare la parità di genere e ridurre le disuguaglianze?

"Questa domanda è bella, mette in luce un vostro desiderio di essere attivi nel cambiamento culturale volto a rimuovere quella mascolinità tossica che opprime le donne e anche tanti uomini. Serve indossare lenti che aiutano a riconoscere oppressioni e violenze. Poi occorre il coraggio di denunciare e farlo collettivamente per avere più forza e resistenza. Un altro passo è sostenere chi è vittima in modo diretto opponendosi a battute, discorsi pieni di stereotipi che umiliano l’universo femminile e riaffermano di converso la supremazia maschile".

Cosa spinge i giovani ad omologarsi alla massa?

"La pressione culturale che passa attraverso i media, i modi di rappresentare la relazione uomo donna. Lui invulnerabile e tosto, lei fragile e bisognosa di protezione. La massa cresce dentro questa cornice di aspettative e crede che sia un fatto naturale".

Iniziative sul territorio?

"Sì molte, i comuni dell’Alta valdelsa con le associazioni programmano laboratori nelle scuole, mostre, presentazione di libri, spettacoli e servizi ad hoc".