RICCARDO BRUNI
Cronaca

In scena ’Non è vero ma ci credo’. De Caro porta De Filippo a Siena

Appuntamento con la commedia ai Rinnovati. Il cast incontra il pubblico sabato alle 18.30 nel foyer del teatro

Ai Rinnovati arriva ‘Non è vero ma ci credo’ con Enzo De Caro, regia di Leo Muscato

Ai Rinnovati arriva ‘Non è vero ma ci credo’ con Enzo De Caro, regia di Leo Muscato

Ai Rinnovati va in scena ‘Non è vero ma ci credo’ di Peppino De Filippo, con Enzo De Caro e la regia di Leo Muscato. Torna ai toni della commedia la stagione teatrale di Siena, curata dalla direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli, che per le consuete tre repliche (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 17) propone questa settimana, a partire da domani questo lavoro che ruota attorno alla figura del commendatore Gervasio Savastano, interpretato da De Caro. Un uomo superstizioso, convinto che i suoi affari vadano male per colpa di un suo impiegato, cui attribuisce influssi negativi. Anche in famiglia arrivano problemi. Sua figlia si fidanza con un uomo che lui non ritiene all’altezza e tutto va a rotoli, finché non arriva in azienda un giovane e le cose riprendono il verso giusto. Almeno, così sembra. Intrecci, scaramanzie, amori e colpi di scena sono gli ingredienti principali di questo spettacolo, che promette di divertire il pubblico con i meccanismi più classici della commedia.

Insieme a Decaro recitano Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Mario Cangiano, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo e Ingrid Sansone, per la direzione artistica di Laura Tibaldi De Filippo. Le scene sono di Luigi Ferrigno. Costumi di Chicca Ruocco, disegno luci di Pietro Sperduti, assistente alla regia Roberto Fiorentino. "Il protagonista di questa storia – sostiene Leo Muscato – assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente solo perché è convinto che porti sfortuna. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere".

De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli degli anni 30. Suo figlio Luigi, che aveva ripreso il testo, aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Muscato ha deciso di seguire questa intuizione, avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni Ottanta, in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona". Il cast incontrerà il pubblico sabato alle 18.30 nel foyer dei Rinnovati.

Riccardo Bruni