Si può affermare che il musical è un genere di spettacolo che sta bene su tutto, ma che nasconde insidie proprio per la bella commistione di generi: commedia, concerto, balletto, e altre possibili derivazioni, con esempi folgoranti che hanno calcato le scene per anni in tutto il mondo. Davvero una bella sfida quella di ’Le dive e la banda – Il musical’ di scena domani sera (ore 21,15) al Teatro dei Rinnovati. Un evento che è il punto di incontro anche di diverse ispirazioni artistiche: Alice Valentini, regia e coreografie, Chiara Savoi e la Banda Città del Palio, il tutto con la direzione artistica di Maurizio Bianchini, gli arrangiamenti e direzione musicale del maestro Giuseppe Baldesi.
Una bella avventura scenica che attraversa tempi e musical: non stiamo a svelare i contenuti esatti di questa affascinante macchina del tempo, basterà citare nomi come Kander, Sondheim, Bernstein per evocare pagine immortali dove tutti possono ritrovarsi in melodie senza tempo. La forza del musical è il coinvolgimento emotivo dello spettatore: in più lo spettacolo è a favore della Croce Rossa Italiana, comitato di Siena.
Da sottolineare il particolare uso di una sempre rinnovata, anche anagraficamente, Banda cittadina, qui arricchita anche da altri strumenti da sala, quali il basso elettrico e il mandolino. Cantanti e coro faranno il resto, in un itinerario dal musical classico alle forme più moderne di interpretazioni di un genere che non passa mai di moda, se adopera con genialità e un pizzico di sano anticonformismo. La duttilità del musical ha aiutato i ’coraggiosi’ protagonisti di questo spettacolo in salsa senese: c’è infatti un musical hollywoodiano con una sua precisa identità, c’è il più ’rivoluzionario’ newyorkese, per non parlare di quello europeo e italiano, con quest’ultimo reso internazionale dai capolavori di Garinei e Giovannini. Il musical è freschezza, stile ma anche impietosa difficoltà di eseguirlo. È la realtà filtrata dalla bellezza estetica di mettere insieme parlato e cantato. È un mondo a parte. Questa è quindi una sfida divertente ma coraggiosa, da equilibrista senza rete. Ma del resto i nomi dei protagonisti lasciano ben tranquilli pubblico e critica.
Massimo Biliorsi