"In cielo appesa alle maniglie di sicurezza"

L’ipotesi di un amico della coppia corso a Buonconvento. Inchiesta congiunta di procura e Agenzia nazionale per la sicurezza del volo

di Laura Valdesi

SIENA

"E’ successo tutto in un attimo. Alle 7.52 ho chiamato il 118". Non ce la fa a continuare e si commuove Valerio Salaris. E’ il testimone oculare della tragedia che ha scosso la campagna preferita dai vip e buen retiro dei politici, quella fra Buonconvento e Montalcino. Una mongolfiera che aveva appena ultimato il volo con quattro turisti americani a bordo, per cause che la procura con i tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo dovranno accertare, si è di nuovo sollevata da terra. Erano tutta la sua vita quei palloni colorati, così a volte li chiamava affettuosamente, grazie a cui Elisa Agnoletti aveva conosciuto Ivan, compagno della vita. E’ morta sotto i suoi occhi, senza che lui potesse fare niente se non urlare a perdifiato "buttati, buttati ti prendo io". Così come Salaris (vedi articolo in basso) che nonostante i suoi 60 anni ha capito che doveva mollare la presa. I carabinieri stanno ricostruendo quegli istanti ma tutto sembra drammaticamente chiaro. Tanti occhi hanno assistito a quel volo in diretta. Sia i carabinieri della stazione di Buonconvento che di Montalcino da subito hanno cristallizzato il racconto dei quattro della famiglia americana che erano appena scesi dalla mongolfiera di Elisa Agnoletti, sia gli altri due che erano invece a bordo della seconda mongolfiera guidata da Ivan Vastano. Un atterraggio perfetto, a poco distanza l’uno dall’altro. Circa 150 metri. Uno strazio quando i vigili del fuoco ilcinesi sono arrivati sul posto, nulla potendo se non abbracciare il compagno della donna. Se l’è stretta forte, a lungo, nonostante non potesse più rispondergli. Indossava ancora i guanti la donna che nel volo ha riportato molteplici traumi. E’ deceduta sul colpo. La salma è stata rimossa solo nel tardo pomeriggio, restando nel campo sotto il sole, coperta dal telo giallo, dopo l’arrivo del medico legale alle 11. Sul posto anche i tecnici Asl che si occupano della sicurezza sul lavoro. Sulla salma, trasferita alle Scotte, verrà disposta l’autopsia dal pm Niccolò Ludovici.

Intanto una ruspa scavava una strada in mezzo al bosco dove era atterrata la mongolfiera – messa in sicurezza con la bombola chiusa e il bruciatore spento oltre che sotto sequestro – quando la pilota era precipitata non riuscendo più a reggersi. Sarebbe bastato qualche altro metro, probabilmente e ce l’avrebbe fatta a salvarsi. Non è stato possibile recuperare la mongolfiera, le operazioni riprenderanno stamani alle 7. "Elisa, è una mia ipotesi in attesa che le indagini ci dicano di più – racconta Guido Montemurro, l’amico di Ivan che si è precipitato ieri a Buonconvento – avrebbe commesso l’errore fatale di scendere dal pallone ancora gonfio e senza la corda di sicurezza. La mongolfiera, perdendo zavorra, ha ripreso il volo. Un aiutante ha provato con lei a trattenere il pallone, ma ha mollato subito la presa. Elisa invece – aggiunge Montemurro – ha resistito e si è trovata in cielo, appesa alle maniglie di sicurezza poste sotto la cesta".

"Galeotto un volo in mongolfiera. Elisa ci aveva raccontato – spiegano Sergio Mattichi e Serena Lippi – com’era sbocciato il loro amore. Le amiche le avevano regalato un volo. Il pilota era Ivan e da allora aveva cominciato a pensare al futuro insieme. Tanto è vero che si erano trasferiti in una casa nel comune di San Casciano, nel Fiorentino, che stavano restaurando. L’amava talmente tanto che desiderava costruire per lei una reggia". Mattichi e la moglie sono corsi a Buonconvento ad abbracciare Ivan, ieri nel primo pomeriggio. "Ho volato con lui il 5 agosto scorso – racconta la donna –; la chiamava Tempesta, la sua Elisa, perché era coraggiosa e non aveva paura di niente. E’ morto anche lui". Una bella amicizia nata quando i due avevano affittato le stanze a Monteroni di proprietà della coppia senese per dormire prima dei voli in mongolfiera. Questa volta sarà lì da solo Ivan Vastano che, dopo ore di disperazione, è stato accompagnato al pronto soccorso delle Scotte in ambulanza perché ha accusato un malore. Mentre i genitori di Elisa si recavano alla stazione di Buonconvento, prima di passare la notte dai Mattichi.