Impress ’oscurata’ da Facebook

La testata giornalistica attiva da 16 anni bloccata senza motivo

Una testata giornalista, attiva da 16 anni, bloccata da giorni su Facebook senza alcuna spiegazione. Accade alla senese Agenzia Impress, che di punto in bianco si è trovata con la propria pagina social oscurata, nell’impossibilità di condividere precedenti contenuti, addirittura con la cancellazione di vecchi post. E tutto questo senza un motivo, una sospensione decretata per violazione di standard della comunità, una ragione comunicata per vie brevi in risposta a uno degli innumerevoli solleciti da parte dei soci di Impress. Nella nota di Cristiano Pellegrini si parla di "motivi, al momento ignoti che hanno portato ad oscurare le nostre notizie", ma soprattutto si pone un altro tema: "Ciò che sta accadendo assume una gravità assoluta se consideriamo che il più grande social al mondo si possa permettere, arbitrariamente e senza rispondere per ciò che fa alla legge, di limitare la libertà di informazione di una libera testata e la libertà dei cittadini a essere informati sanciti dall’articolo 21 della Costituzione e dalla Dichiarazione dei diritti umani".

Il tema delle decisioni di Facebook è di vecchia data, riguarda cittadini come movimenti politici. In più, in questo caso, c’è la funzione di informazione garantita da una testata giornalistica e tutelata dalla Costituzione. Una sospensione dovrebbe essere sostenuta da una motivazione, per quanto opinabile. Ieri abbiamo provato a condividere un post su un allerta meteo vecchio di un mese: anche quel post, ormai inutile, vìolerebbe "gli standard della community", secondo l’algoritmo di Facebook. E così Impress è senza voce.

O.P.