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Illuminatura, la fede delle suore

L’arte delle Sorelle di Maria Stella del mattino. La scoperta di Tassoni nel complesso di Villa Chigi alle Volte

C’è modo anche di scoprire una città, felicemente inaspettata, che non si conosce. Ed è lo studioso e architetto Mario Tassoni che ci racconta di una nuova comunità di suore, dedite al delicato e originale lavoro "dell’illuminatura".

"Durante gli studi su Baldassarre Peruzzi, - ci rivela Tassoni - mi sono imbattuto sul comprensorio architettonico di Villa Chigi alle Volte Alte. Di questo complesso fa parte la chiesa di San Bartolomeo con annessa canonica dove, dal novembre 2021, risiede una nuova Comunità di suore francesi legate a Santa Caterina: le ’Sorelle di Maria Stella del Mattino’. Parlando con loro mi hanno mostrato, con mia grande sorpresa e interesse, dei loro lavori di ’illuminatura’, dipinti realizzati secondo l’antica tecnica medievale".

Spieghiamo meglio di cosa si tratta: "Come mi ha spiegato Suor Maria Benedikt, - prosegue Tassoni - l’illuminatura è l’arte di portare alla luce la Parola di Dio messa per iscritto, con ornamenti pittorici, nei manoscritti e nei libri, è una tradizione monastica antichissima. Il calligrafo o l’illuminatore deve prima ascoltare Dio che parla attraverso le Sante Scritture e quindi, l’illuminatura, è un atto di fede per coloro che la praticano. Ma in questo atto di fede entra anche chi sa guardarla".

Quindi possiamo aggiungere che si tratta sia un lavoro di artigiano che un’opera di preghiera. Sentiamo Tassoni che ha visto il processo lavorativo di queste suore: "Per realizzare queste opere, prima di tutto, si utilizzano pigmenti a base di minerali, terra, piante, animali, reazioni chimiche; e poi la pittura a tempera composta da un legante a base di gomma arabica (dieci parti), albume d’uovo (sette parti) e miele (due parti). La tempera permette di fissare il pigmento sul supporto, generalmente pergamena (pelle di vitello, montone, o capretto). Il miele presente nella tempera dona morbidezza alla pittura. È quindi possibile girare le pagine del libro senza che la pittura si stacchi".

Ed eccoci alla parte finale di questa vera e propria opera d’arte: "Sottili strati di pittura vengono applicati - conclude Tassoni - uno sopra l’altro, creando trasparenza e profondità di colore. Nell’ illuminatura, dell’immagine allegata, di Cristo in Maestà, l’intensità del blu è stata resa da sette strati sovrapposti di lapislazzuli".

Massimo Biliorsi