Il prefetto apre al Palio, le mosse per correrlo

Il tema al centro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. "Per rimettere in moto la macchina occorre un periodo congruo"

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Il segnale che il mondo del Palio attendeva è arrivato. Se si vuole organizzare il Palio, dopo due anni di pandemia, occorre fare squadra. Avere un quadro ben chiaro dello stato dell’arte e sviluppare sinergie virtuose fra istituzioni e Contrade. Ognuno il proprio compito, con la serietà e la dedizione nella cura dei dettagli che la ripartenza della Festa impone. Chiaro che c’è ancora la spada di Damocle dell’evoluzione Covid ma, poichè occorre tempo per far ripartire la macchina, è bene iniziare a lavorare. Questo il messaggio del prefetto Maria Forte nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ieri al palazzo del Governo. C’era l’amministrazione provinciale, ovviamente il sindaco di Siena e i vertici delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. La ’squadra’ a cui spetta, come detto, la grande responsabilità dell’atteso ritorno alla normalità con l’eplosione di gioia di Provenzano e dell’Assunta.

"Nella prospettiva di un approccio tempestivo, il prefetto ha ritenuto necessario in un’ottica di leale collaborazione – recita la nota ufficiale – e nel rispetto delle specifiche competenze, chiarire in sede di Comitato il futuro quadro propedeutico allo svolgimento dei palii". Tradotto, nel corso della riunione il prefetto ha tirato la riga chiedendo lumi sullo stato dell’arte, a partire dagli approfondimenti tecnici della Commissione a provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Ma anche in ordine alle decisioni che spettano al sindaco, d’intesa con le Contrade, per lo svolgimento dei palii. Che ci sia l’intenzione di tornare sul tufo non ci sono dubbi. Inoltre palazzo pubblico ha già nominato veterinari, fissato le date dell’addestramento dei cavalli. Si è mosso per gli acquisti dei kit necessari per gli esami. "Per rimettere in moto la macchina – ha sottolineato il prefetto Forte, ferma da circa due anni a causa dell’emergenza sanitaria Covid, serve un congruo periodo di tempo che consenta, a tutte le componenti istituzionali coinvolte, di svolgere al meglio le proprie funzioni". E ancora: "Il Palio è un evento che vede l’entusiastica partecipazione delle Contrade e di tanti tursiti, occore dunque mettere in campo sin da subito ogni utile sinergia rivolta ad approntare con tempestività le misure organizzative necessarie". L’auspicio, a conclusione del Comitato, è che l’evoluzione della pandemia permetta nelle prossime settimane una visione più chiara dell’emergenza e quindi favorisca "i processi decisionali legati allo svolgimento dei Palii, imprescindibili per l’avvio della complessa macchina dell’ordine e della sicurezza pubblica". Una luce in fondo al tunnel, dunque. Ma la strada è ancora lunga. E in salita.

La.Valde.