PINO
Cronaca

Il Pd e i cinema. Provincia meglio della città

Il Partito Democratico a Siena è in una situazione di stallo da mesi, con divisioni interne e mancanza di leadership. Mentre in altri comuni della provincia il partito è ancora presente, a Siena sembra essere superfluo e senza scopo.

Pino

Di Blasio

L’esempio plastico della differenza tra i cinema è il resoconto della serata di sabato scorso. Leonardo Pieraccioni ha presentato il suo ultimo film, Pare parecchio Parigi, al Politeama a Poggibonsi e al Metropolitan di Siena. Le cronache raccontano di una sala piena a Poggibonsi, con il pubblico che si è divertito alle battute del comico. Della sua puntata al Metropolitan non c’è traccia.

Cosa c’entra il Pd? L’accostamento è ardito ma calzante. In provincia, una volta che il Governo ha approvato il terzo mandato per i sindaci nei Comuni sotto 15mila abitanti, tutti i tasselli delle candidature hanno composto il mosaico. E a Poggibonsi, come detto, l’assemblea cittadina ha appoggiato all’unanimità Susanna Cenni. A Montepulciano ci saranno le primarie, a Colle Riccardo Vannetti è candidato da mesi. A Siena? L’ultimo sussulto di un partito ectoplasmatico è il documento firmato da 48 membri dell’assemblea su 89, che chiedono ai vertici regionali del partito un commissario che porti i senesi al congresso. Sono passati più di 8 mesi dalle dimissioni di Massimo Roncucci, dopo la sconfitta alle elezioni. E più di tre mesi dal tentato blitz dei capicorrente che hanno votato Guido Leoncini segretario; ma erano meno della metà degli aventi diritto.

In questo lasso di tempo, in politica è un’eternità, il Pd regionale non ha dato risposte. Paralizzato da veti incrociati, da minacce di ricorsi (a chi poi, alla Corte Europea?), dalla paura di perdere pezzi e spaccare di più un partito talmente diviso che gli iscritti si parlano per interposta persona.

C’era una volta un partito di governo, un Pd che decideva, retto dal centralismo democratico che oggi è oggetto di studio dei paleontologi della politica. Nei Comuni della provincia il Pd c’è ancora, per gli altri partiti c’è anche troppo. A Siena il Partito democratico è come Franz Tunda nell’epilogo di ’Fuga senza fine’ di Joseph Roth: ’... non sapeva cosa dovesse fare. Non aveva nessuna professione, nessun amore, nessun desiderio, nessuna speranza, nessuna ambizione e nemmeno egoismo. Superfluo come lui non c’era nessuno al mondo’.