Il Palio fuori dall’Albo. Rievocazioni storiche. Il Comune non aderirà al bando della Regione

Ieri l’annuncio del governatore Giani: "Anche quest’anno sostegno alle manifestazioni". Ma Palazzo pubblico conferma quanto già annunciato dal sindaco Fabio sulla "volontà di non partecipare".

Il Palio fuori dall’Albo. Rievocazioni storiche. Il Comune non aderirà al bando della Regione

Il Palio fuori dall’Albo. Rievocazioni storiche. Il Comune non aderirà al bando della Regione

Il sindaco Nicoletta Fabio lo aveva annunciato in consiglio comunale: "La volontà dell’amministrazione è di non partecipare a ulteriori bandi regionali per l’ottenimento di finanziamenti legati al Palio". E così sarà. Ieri il governatore Eugenio Giani ha annunciato la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del bando per il ’Sostegno alle manifestazioni di rievocazione storica’, finanziato anche per il 2024, con complessivi 500 mila euro.

Ma questa volta il Comune di Siena non parteciperà. La decisione, già annunciata appunto mesi fa durante una seduta del consiglio comunale, è subito trapelata ieri dopo l’annuncio della pubblicazione del nuovo bando. Sulle motivazioni, di fatto, non c’è altro da aggiungere a quanto già dichiarato dal sindaco: "Sono d’accordo che la nostra Festa non possa, senza nulla togliere agli altri eventi, essere paragonata a rievocazioni storiche in Toscana. Non credo che avrei mai avanzato tale richiesta di partecipazione al bando", disse il sindaco Fabio rispondendo a un’interrogazione di Gabriella Piccinni del Pd.

Aggiungendo che non vedeva l’urgenza di uscire da tale albo, cosa che infatti non è successa, ma al tempo stesso annunciando che non ci sarebbe stata la volontà di aderirvi nuovamente, cosa che infatti non accadrà da qui al 29 gennaio, quando scadranno i termini fissati dal bando regionale.

Un cambio di impostazione netto rispetto all’amministrazione De Mossi, che aveva puntato decisamente su questa opportunità, non tanto per le poche migliaia di euro di contributo (irrilevanti nel quadro delle spese sostenute dal Comune per organizzare il Palio), quanto per i possibili agganci su cui puntare in sede giudiziaria.

Evidentemente una convinzione che gli attuali inquilini di Palazzo pubblico non hanno, preferendo allora evitare la commistione con rievocazioni di tutti i generi. Ognuna certo valida per la propria comunità di riferimento, ma dai presupposti totalmente diversi da quelli della Festa senese.

Giani parla di "importantissime iniziative organizzate dai Comuni e dalle associazioni, che rendono i nostri borghi e paesi dei centri vivi, con un profilo che si arricchisce certamente da un punto di vista turistico, ma che sono fondamentali soprattutto per risvegliare il senso di identità e di appartenenza dei cittadini alle varie realtà municipali di tutti i territori toscani".

Ma la strada scelta dall’attuale amministrazione comunale è diversa e quindi dal 2024 il Palio non farà più parte dell’albo delle rievocazioni storiche della Regione Toscana. La scelta favorevole da parte della passata amministrazione aveva suscitato un vivace dibattito. Ora il dietrofront deciso dal sindaco Nicoletta Fabio.

Orlando Pacchiani