Il Palio dei grandi spiegato ai piccoli

Una favola garbata per chi ancora non l’ha mai vissuto: il viaggio di Gepponi e Pedretti nei segreti della Festa

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L’avete presente il mondo visto attraverso la narrazione fantastica di ‘Il vecchio e il bambino’ di Francesco Guccini? Ecco, questa stessa grazia, questa stessa leggerezza le ritroviamo in ‘Ti racconto il Palio di Siena’, la pubblicazione uscita poco prima di Natale con i testi di Marianna Gepponi e le illustrazioni di Daniela Pedretti, edita da Il Leccio, che in pochi giorni ha già raggiunto le prime posizioni nelle vendite locali.

In questo caso la fiaba è la chiave di lettura della Festa senese, per un libro gentile e garbato, come non se ne fanno più, in cui si avvolge la festa, i suoi riti, le Contrade, in un turbinio di delicata fiaba, il che poi in grandi tratti risponde proprio alla verità. Ed un libro quanto mai attuale: raccontiamo ai più piccoli quello che negli ultimi anni non hanno potuto vedere, raccontiamolo con la fermezza di chi vuole recuperare questa ricchezza, ma anche con gli occhi della magia, di come la città nacque, crebbe e volle creare una festa a sua somiglianza. Riuscendoci alla perfezione.

C’è il senso dell’equilibrio fra i vari rioni, quello del territorio, i piccoli possono anche ritagliare gli stemmi delle diciassette contrade, possono comprendere l’amore per il cavallo, vivere i riti dei quattro giorni, fino alla spasmodica corsa, fino a poter colorare dei propri colori il fantino vincente. La grande metafora del gioco intinto nella leggenda qui funziona alla perfezione.

Ci fa capire che i senesi hanno la fortuna di avere un piede nella favola e l’altro nella realtà, ci fanno capire che strana isola è questa città, dove tutto il sapere si trasforma in favole, risate e sogni. Così i testi di Gepponi e i disegni di Pedretti si amalgamano in un solo tessuto, quello che adopera il disincanto per descrivere regole e abitudini di una festa un po’ complicata, ma che qui appare solo nella sua collaudata bellezza. Tutto in una sorprendente serenità che del resto accompagna ogni lieto fine, ogni volta che lo riapriamo e ricominciamo a vivere un altro anno, con l’augurio che presto si torni a raccontarla in piazza questa eterna vicenda fatta di colori e passioni, ma soprattutto di uomini, donne e bambini.

E siamo certi che ogni piccolo, a cui sarà letta la sera questa breve ed intensa avventura del Palio, esclamerà poi, con gli mezzi chiusi e con voce sognante, come nella canzone del buon Guccini: "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!".

Massimo Biliorsi