"Il Museo del Palio è un sogno condiviso Ecco i segreti di un progetto già pronto"

L’architetto Milani e il preliminare consegnato al Comune. "Niente foto o immagini, prima degli incontri con Consorzio e Magistrato. Simmetrico curerà l’aspetto multimediale, convenzione di 20 anni con la società di Mark Getty. Costo previsto, 7 milioni di euro"

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di Pino Di Blasio

L’architetto Andrea Milani aspetta di incontrare il Magistrato delle Contrade e il Consorzio Tutela del Palio per svelare le oltre 50 slides e il progetto preliminare del Museo del Palio. Ovviamente quando saranno disponibili tutti i protagonisti dell’idea, a partire dal sindaco De Mossi, per finire con Mark Getty, il ’front runner’, il volto da copertina della società che è pronta a investire i milioni necessari per allestire il nuovo Museo. "Proviamo a sgombrare il campo da una lunga serie di equivoci - è l’esordio di Milani - a cominciare dall’estemporaneità del progetto. E’ l’evoluzione dell’idea di Museo del Palio elaborata durante il mandato del sindaco Valentini. Poi è cresciuta, si è ispirata ai musei più innovativi in Europa e nel mondo, come il Museo delle Confluenze a Lione, una nuvola sulle rive del fiume che riassume l’evoluzione del pianeta. E ora comprende tutti gli spazi dei Magazzini del Sale, anche per rispettare gli obblighi di sicurezza e le uscite studiate con i vigili del fuoco. Con collegamenti interni e scalinate nuove per renderlo accessibile a tutti".

Prima di ogni cosa, Milani vuole attribuire le giuste paternità su ogni cosa. "Io sono il referente tecnico del museo, dietro il progetto c’è un team di storici che dà un enorme contributo all’allestimento. Un team che comprende Duccio Balestracci, Giovanni Mazzini, Alessandro Leoncini, Aurora Savelli e Maurizio Tuliani. Abbiamo scelto anche la società di consulenza, chiamata a studiare il marketing del nuovo museo e le modalità del suo inserimento nella rete museale toscana e nazionale. Non è un progetto istantaneo, una trovata pre elettorale. Ci sono voluti diversi mesi per arrivare all’idea progettuale, che è già protocollata in Comune da ottobre, che è servita da base per trovare la società privata pronta a investire, e che sarà presentata al Magistrato e al Consorzio per accogliere proposte di correzioni, integrazioni e quant’altro emergerà dal confronto con la città e le Contrade".

Un progetto pubblico-privato, dove il Comune fornirà gli spazi dei Magazzini del Sale e i privati avranno un peso cruciale nella società di gestione, che dovrebbe gestire il Museo per un tempo congruo per rientrare degli investimenti previsti. Si parla di una convenzione della durata di 20 anni e di 6-7 milioni di euro, stando alla cifra fornita anche dal sindaco De Mossi, per allestire la Galleria del Palio.

"Non sarà un museo che copierà i modelli delle Contrade, l’idea è già stata bocciata sonoramente dalle assemblee delle 17 consorelle - è l’altro sassolino che l’architetto Milani si toglie dalle scarpe -. Non ci sarà nessun apporto dalle Contrade, ma un ambiente dedicato agli altri 17 musei, con la previsione di biglietti ’multipli’. Ci sono tanti temi innovativi da trattare, dalla gestione dei diritti di immagine alla tutela. L’avventura è stata condivisa con la città e con le contrade in tutti i suoi passaggi. E la società multimediale che penserà all’allestimento è la Simmetrico di Milano, network di creativi che ha pensato ad alcuni padiglioni per l’Expo a Dubai, fondato da Daniele Zambelli".

Milani parla necessariamente per capitoli, senza poter entrare nei dettagli né mostrare i rendering e le immagini preparate come corredo. Prima vanno presentate ai vertici delle Contrade, poi si potranno vedere le elaborazioni dei creativi di Simmetrico e le idee di un museo che dovrà essere plurisensoriale, senza cadere nel banale. "Una multimedialità accessibile, a tratti anche giocosa. Sarà anche flessibile nell’uso, simultaneo e fruibile in modo variegato. Il costo elevato è generato da macchine sofisticatissime che non hanno eguali in Italia. Non sarà sottratto spazio all’artigianalità, ma il carattere multimediale è la cifra principale".

Sono tanti gli aspetti che andranno aggiustati in sede di elaborazione del progetto. Dal peso che avrà il Comune nella società che dovrà gestire il Museo, alla durata e alle condizioni della convenzione con la società che ha Mark Getty come volto noto ma che comprende banche e istituti finanziari di livello. Ci sono anche le proiezioni sul numero dei visitatori, si parla di 250 ogni ora. Ma il primo passaggio saranno gli incontri. Poi si potrebbe iniziare il percorso, con una durata dei lavori prevista in 18-24 mesi.