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Il mondo dei camper è in ansia La guerra può generare problemi

La produzione dipende dal trasporto via mare e al momento il domani non ha certezze

La crisi internazionale delle meccaniche, la pandemia e adesso anche il timore delle ripercussioni della guerra Ucraina-Russia. Il mondo del camper, in Valdelsa, rischia di andare incontro ad altre conseguenze gravi, in una fase nella quale, viste le notevoli richieste di veicoli ricreazionali, esisterebbero i presupposti per un notevole incremento della produzione e quindi anche del personale addetto. A esprimere preoccupazione è Salvo Corsentino , componente della Rsu Fim Cisl di Trigano: "Non nascondo i timori – dice – perché la produzione dipende anche dal trasporto via mare e in questo drammatico momento si assiste a un quadro fatto di porti blindati. E ciò impedisce di contare su certezze per il domani". Uno scenario critico, che comunque lascia spazio pure a pensieri non del tutto scuri sul futuro: "Non abbiamo davanti una crisi strutturale – precisa Corsentino – e così, anche nelle difficoltà, nutriamo un cauto ottimismo. Trigano in virtù di un recente accordo, ha deciso di prorogare 60 contratti in scadenza, salvaguardando l’occupazione in modo da essere pronta sul mercato quando la situazione, speriamo al più presto, tornerà a stabilizzarsi. A breve firmeremo il premio di risultato per ovviare ai periodi di cassa integrazione". Obiettivi? "Fondamentale che ogni soggetto si impegni nell’ottica del gioco di squadra e mi riferisco ad azienda, maestranze, organizzazioni sindacali, Rsu".

Paolo Bartalini