ELENA D’AQUANNO*
Cronaca

Il futuro dell’Enoteca italiana: "Il 2024 anno della ripartenza. Obiettivo Fortezza medicea"

L’imprenditrice D’Aquanno, alla guida della cordata che ha rilevato lo storico marchio, guarda al progetto di rilancio: "Puntiamo sull’identità della città e del territorio".

Il futuro dell’Enoteca italiana: "Il 2024 anno della ripartenza. Obiettivo Fortezza medicea"

Il futuro dell’Enoteca italiana: "Il 2024 anno della ripartenza. Obiettivo Fortezza medicea"

Cosa sono sei mesi di fronte a una lenta agonia durata anni e terminata con la chiusura di un ente che per decenni ha segnato la storia dell’enologia nazionale e la triste serrata di un luogo simbolo per Siena e del ’vigneto Italia’? Poco o nulla se assumiamo come parametro il tempo. Molto, moltissimo se il metro è, più prosaicamente, economico. Sono trascorsi quasi duecento giorni, dall’assegnazione dello storico marchio di Enoteca Italiana Siena. Sei mesi nei quali gli attori del progetto di rinascita hanno lavorato sotto traccia e alla luce del sole per dare corpo a un’idea: ricostruire sulle fondamenta di una storia quasi secolare un nuovo, solido edificio.

Un’impresa - in tutti i sensi! - che onori il passato glorioso dell’ente proiettandosi nel futuro per riportare Siena al centro del mondo del vino nazionale e internazionale. Siena che, ce lo ricordano le cronache e la recente graduatoria sulla qualità della vita, non ha tempo da perdere se vuol riconquistare la posizione che merita: e per farlo è decisivo valorizzare le eccellenze del territorio, promuovere eventi in grado di attrarre turismo qualificato, caratterizzare la forte e unica identità della città e le altrettanto uniche identità del territorio circostante. Un obiettivo che sta alla base del progetto della nuova Enoteca Italiana Siena.

Un progetto che, lo diciamo sin dal primo giorno, contiamo di realizzare là dove è nato e diventato grande: la Fortezza Medicea. Quei bastioni sono parte integrante della storia di Enoteca Italiana, e la storia di quei bastioni è segnata dalla presenza decennale, viva e vivace, dell’ente. Quell’ente è sparito per cause che è inutile ricordare, ma non è sparita la sua storia e il suo patrimonio immateriale. Un patrimonio che i nuovi detentori del marchio vogliono riportare in alto, nel luogo che merita. Faremo il possibile perché quel luogo sia ancora la Fortezza, ma se ciò non dovesse accadere Enoteca Italiana Siena tornerà comunque ad essere un punto di riferimento per l’enologia e l’enoturismo.

Un soggetto in grado di camminare sulle sue gambe, consapevole della sua funzione economica e culturale per la città e l’intero territorio senese. A breve saluteremo il 2023, anno della rinascita di Enoteca Italiana. E il 2024 sarà l’anno della sua ripartenza.

*imprenditrice

general manager

Enoteca Italiana Siena