MASSIMO MONTEBOVE
Cronaca

Il dilemma Alta velocità I timori del comitato: "Chiusi sarà marginale"

Prosegue il dibattito sull’ipotesi MedioEtruria o, in alternativa, sul possibile potenziamento dello scalo attuale. Affollato incontro in piazza Garibaldi.

Il dilemma Alta velocità I timori del comitato: "Chiusi sarà marginale"

di Massimo Montebove

No a qualsiasi ipotesi di stazione ferroviaria alta velocità nel territorio di Chiusi e sì all’immediato potenziamento dell’attuale scalo ferroviario della cittadina etrusca, dove fino a pochi mesi fa fermava già una coppia di treni Frecciarossa. È questa in sintesi la posizione del Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi che giovedì sera ha organizzato un appuntamento pubblico molto partecipato che si è svolto in piazza Garibaldi e al quale ha presenziato anche il sindaco Gianluca Sonnini. Tutti paiono d’accordo su una cosa: valorizzare la stazione di Chiusi.

Il comitato però non vuole la stazione in linea: "Sono ormai una decina di anni che si farnetica di nuove stazioni alta velocità – sostiene Carlo Giulietti –. L’unica soluzione logica e meno fagocitatrice di risorse economiche, di territorio, veramente a favore degli interessi dei passeggeri, dei turisti ecc... può essere individuata solo nella scelta di valorizzare, migliorare, rendere, semmai, meglio raggiungibili le due stazioni esistenti, Chiusi e Arezzo".

C’è poi il nodo del piano strutturale approvato dai Comuni della Valdichiana senese: "Un piano che avrebbe dovuto perseguire la valorizzazione delle vocazioni dei singoli territori – afferma Romano Romanini –, con una pianificazione coordinata ed equilibrata e che invece si è tradotto nel suo contrario. Sperequazione nella localizzazione delle previsioni e conseguente squilibrio delle potenzialità e delle vocazioni che, nel nostro caso, relega Chiusi ad area marginale priva di ruolo sovracomunale".

Prosegue Romanini: "Anche volendo trascurare la acclarata improponibilità della stazione alta velocità nel territorio di Montepulciano (se si farà la stazione in linea a Rigutino e comunque mai alle Tre Berte) i tempi per la sua realizzazione sono dell’ordine di 10 anni. Qual è la strategia dell’intera Unione dei comuni in questi 10 anni? Il piano ha bellamente e colpevolmente ignorato la questione, ed è dunque viziato da carenze strategico-strutturali che ne inficiano gran parte delle previsioni, tutte centrate su assunti ipotetici e privi di riscontri reali. La previsione alle Tre Berte è servita a Montepulciano, Sinalunga e Torrita per giustificare e imporre previsioni che azzerano il ruolo sovracomunale di Chiusi come centro produttivo, logistico e culturale e lo spostano nei loro territori e infine a Chiusi per poter dire: meglio lì che niente!".