
Il caso Scaramelli: "La fuga degli specializzandi deve essere arginata"
Italia Viva presenta un’interrogazione in Consiglio regionale, indirizzata al presidente Giani e all’assessore Bezzini, chiedendo "quali azioni intendano intraprendere per sollecitare l’intervento del Governo e ministeri allo scopo di risolvere il problema dei corsi di specializzazione medica attraverso una riforma complessiva del sistema della formazione in sanità" e "quali azioni per arginare la fuga di giovani specializzandi dai corsi universitari di Firenze, Pisa e Siena".
Inoltre chiede "se hanno intenzione di attivarsi per verifiche sulla situazione della scuola di Chirurgia generale di Siena". I quesiti, a firma di Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, poggiano su un messaggio postato su una chat, nell’estate scorsa, dagli specializzandi di Chirurgia generale che lamentavano "l’inadeguatezza della didattica, pratica chirurgica e impegno lavorativo" della scuola senese. Poi è arrivato – l’altroieri – l’articolo fiorentino, che a due settimane dal via delle iscrizioni alle scuole di specializzazione, ha messo ‘in crisi’ l’attrattività delle Scuole senesi che avrebbero raccolto solo il 57% di preferenze degli aspiranti specializzandi, contro l’80% di Firenze e Pisa. Allora, alla base di tutto questo c’è forse la "crisi della vocazione medica", come spiegato da Francesco Dotta, delegato alla sanità dell’Università, che attanaglia alcune specialistiche: a partire da chirurgia generale che negli ultimi anni in Italia ha visto assegnate il 50% delle borse di studio; ma anche anestesia e la stressante Medicina di Emergenza-urgenza.
E i numeri citati da Italia Viva confermano la situazione: "Il sindacato Anaao – si legge – ha fatto scattare l’allarme sulla crisi delle specializzazioni mediche affermando che solo 11.688 candidati su 14.036 si sono visti assegnati uno dei 16.165 contratti di formazione. Frutto di una errata programmazione dei medici specialisti causata da una sbagliata suddivisione dei contratti a bando: le assegnazioni sono pari al 27,7%; per la scuola d’emergenza-urgenza, su 855 contratti ne sono risultati assegnati 266 (il 31%)". Che ci siano problemi nella scuola di Chirurgia generale di Siena è evidente: in due settimane non si è iscritto nessuno; Firenze e Pisa, con 2 iscritti, non sono lontane.