Il Bruco conferma Manganelli "Brio resta il riferimento"

Ma la fiamma con Gingillo non si è mai spenta da quando è capitano . Rieletto per il terzo mandato con oltre il 74% dei consensi. "Orgoglioso"

"Gettiamoci alle spalle quanto prima questo anno terribile. E ripartiamo liberandoci dall’alone di incertezza per evitare condizionamenti". Frase che il capitano del Bruco Manganelli ripete più volte. Un sorta di mantra per allontanare i timori sul futuro legati al Covid 19, guardando lontano. Alla prossima estate. Perché sarà lui a guidare lo staff Palio ancora per due anni dopo l’elezione avvenuta venerdì sera con oltre il 74% dei consensi. "Ci siamo organizzati nei giardini con le cuffie. Si sono espressi oltre 300 brucaioli", dice.

Terzo mandato e consenso crescente rispetto all’ultima conferma: cosa ha pagato?

"Prima di tutto la coerenza negli atteggiamenti e nelle scelte. Ognuno vede il Palio in maniera diversa e io credo di essere rimasto fedele alla filosofia iniziale. Considerato che, purtroppo, non ci sono stati risultati conclamati, l’esito del voto mi rende orgoglioso".

Filosofia di Palio: quale è il Manganelli-pensiero?

"Non è detto che sia quella giusta ma ci credo. Sin dal primo giorno ho sempre cercato di ottimizzare ciò che arriva dalla sorte. Sono consapevole che il Bruco da tanti anni, quanto a cavalli, non è baciato dalla fortuna ma non serve piangersi addosso e attendere che arrivi un primo nome per giocarsela".

Il messaggio a caldo ai brucaioli venerdì sera?

"Siccome dicono che sono prolisso ho sintetizzato. Un grazie alla Contrada per un risultato che rappresenta una spinta ulteriore e al contempo un carico di responsabilità che sento. L’aspettativa è forte".

Il nuovo staff?

"Un passo per volta. Ne ragioneremo anche se non penso a grossi stravolgimenti".

Resta il rapporto privilegiato con Brio.

"Scontato, per noi rappresenta un riferimento importantissimo. E credi di poter dire, viceversa".

Ritorno di fiamma con Gingillo?

"Mai la fiamma si è spenta! Da quando sono capitano il rapporto è ottimo, nella massima trasparenza. E’ stato così sin dall’inizio".

Anche con Tittia?

"Ma sì... è un super professionista. Avrà davanti a sé un futuro importante. Poi succede a volte ai fantini, come ai capitani, che qualcosa non riesca come si vuole. Però nessuno può disconoscere le qualità di Giovanni".

Moviola sul palco?

"Mai parlato di var, né di moviola. Personalmente ritengo che bisognerebbe che ci fosse o solo l’occhio dell’uomo oppure la macchina. Opto per il primo".

Mossiere, presto per decidere. Ma Ambrosione va bene?

"Persona di assoluto valore e completa affidabilità. Una risorsa per il Palio".

Laura Valdesi